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Stangata colossale per Franco Lerda: 7 mesi di squalifica dopo la rissa a Frosinone

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Martedì 10 giugno 2014 – Ore 12.38 – Domenica 8 giugno è una giornata che non resterà certamente nel cuore del tecnico cuneese Franco Lerda che, al termine della sfida play off persa dal ‘suo’ Lecce contro il Frosinone, si è reso protagonista di un acceso confronto con giocatori e tifosi ciociari.

 

Al termine della gara la situazione è degenerata con calci, pugni e manate: tutto questo non poteva passare inosservato al Giudice Sportivo che ha emesso un verdetto shock per il tecnico originario di Centallo. Sono ben sette, infatti, i mesi di squalifica per Franco Lerda che non potrà guidare dalla panchina nessuna squadra sino al 31 dicembre 2014. Una vera e propria stangata.

 

Ecco le motivazioni del Giudice Sportivo: “perchè al termine della gara, in reazione alle provocazioni di un tesserato della squadra avversaria, si scagliava contro quest’ultimo e lo colpiva con un pugno; allontanato da alcuni addetti alla sicurezza e dai propri dirigenti, ne eludeva l’intervento e raggiunto un calciatore della squadra avversaria lo strattonava e lo colpiva con una manata al volto; dopo essersi apparentemente calmato raggiungeva la curva dove erano posizionati i sostenitori della propria squadra per salutarli unitamente ad alcuni calciatori; nel rientrare negli spogliatoi veniva raggiunto da insulti e provocazioni da parte di alcuni sostenitori locali che erano entrati sul terreno di gioco; in reazione a tali comportamenti si scagliava contro un giovane tifoso locale e dopo averlo colpito e mandato con un calcio per terra lo colpiva nuovamente con due pugni, dirigendosi poi di corsa verso gli spogliatoi“.

 

Ai colleghi di Lecce Calcio Story Lerda ha rilasciato parole amare ma, comunque, molto forti: “Alla fine c’erano tremila persone in campo. Qualcuno ti minaccia e allora dico: aspetta un attimo, bisogna cercare di alzare le antenne. C’erano tante persone in quel campo che ti veniva incontro. Cosa dobbiamo fare? E’ successo quello“.

 

 

Andrea Rubiolo

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