Il sequestro di Aldo Moro: le nuove indagini partono da Bra

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prima pagina repubblica moroSecondo le rivelazioni di Enrico Rossi, ispettore Digos in pensione, in un appartamento della cittadina cuneese aveva vissuto l’uomo che il 16 marzo 1978 era alla guida della misteriosa Honda Blu in via Fani

Martedì 25 marzo – 9.30

Nel maggio del 2012 venne eseguita una perquisizione in una casa di Bra : in quel frangente fu ritrovata una pistola Drulov al cui interno si trovava una copia ristampata dell’edizione straordinaria de “La Repubblica” del 16 marzo 1978, ovvero il giorno del rapimento di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse.

L’uomo destinatario della perquisizione  – per essere entrato al centro della nuova indagine sul sequestro Moro – morì 3 mesi dopo, il 7 settembre 2012. Si trattava di A.F., braidese di nascita, che aveva lavorato, tra gli altri, come discografico a Torino. A.F. si trasferì poi a Firenze e al momento della perquisizione non era presente in casa dove c’era invece la moglie da cui l’uomo risultava legalmente separato.

Secondo le rivelazioni dell’ispettore della Digos in pensione Enrico Rossi, fatte qualche giorno fa all’Ansa, A.F. sarebbe stato alla guida della moto Honda presente in via Fani che di garantì assoluta libertà d’azione alle BR. Secondo una lettera anonima quegli uomini a bordo della motocicletta erano due esponenti dei servizi segreti.

 

La vicenda arriverà nei prossimi giorni nella capitale. La Procura di Roma ascolterà Enrico Rossi ed è assai probabile il coinvolgimento del Copasir, il Comitato di controllo sui servizi segreti. Maria Fida Moro, figlia di Aldo Moro, ha detto di “credere piu’ ad un ispettore dell’antiterrorismo che alla versione ufficiale di comodo (tante volte smentita dai fatti) su via Fani“.

 

Redazione