Alba: in manette “topo” d’auto seriale

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carabinieri2Preso dai Carabinieri di Alba al termine dell’ennesimo furto

Giovedì 20 marzo – 9.20

I più ricordano quando, negli anni 80 e 90, per prevenire il furto di autoradio, la si estraeva dalla sua sede e la si portava in giro sotto il braccio o la si nascondeva sotto il sedile dell’auto, nella speranza che l’alloggiamento rimasto vuoto scoraggiasse i malintenzionati.

Le cronache di quegli anni raccontano di un vero e proprio stillicidio di serrature forzate, vetri infranti e autoradio sparite che andavano puntualmente ad alimentare il mercato clandestino del costoso apparecchio. Dall’autoradio completamente estraibile si è passati al frontalino asportabile: più leggero e meno ingombrante dell’intera autoradio, poteva essere agevolmente rimosso e portato appresso dal proprietario, ottenendo un notevole effetto deterrente. Infatti, rubare un’autoradio priva di frontalino era operazione del tutto inutile, poiché senza di esso l’apparecchio non poteva funzionare e non aveva quindi mercato.

 

Il vero calo dei furti di autoradio lo si è però avuto quanto le case hanno cominciato a produrre in massa autovetture già equipaggiate con autoradio fissa. Inoltre, i pochi modelli di autoradio venduti after-market, pur essendo di ottima qualità, sono diventati via via meno costosi – come tutta l’elettronica di consumo – quindi è calato anche l’appetito dei ladri. Oggi si trovano autoradio nuove a poche decine di euro e anche quelle costose raramente superano i duecento.

 

E’ quindi quantomeno singolare sentir parlare di recrudescenza del fenomeno ai nostri giorni. Sta di fatto che nelle ultime settimane, ad Alba, diversi automobilisti hanno avuto l’amara sorpresa del vetro infranto e dell’autoradio sparita.
La serie di colpi si è interrotta la notte scorsa quando B.S., 22enne tunisino, clandestino e senza fissa dimora, è stato sorpreso da una pattuglia dei Carabinieri di Alba proprio mentre cercava di mettere le mani sull’ennesimo apparecchio. I Carabinieri sospettano infatti che dietro gli altri furti ci sia la mano del giovane.
L’extracomunitario, vistosi scoperto, ha tentato una disperata fuga nelle vie cittadine ma è stato subito acciuffato e ammanettato dai militari.
Processato con rito direttissimo dal Tribunale di Asti, è stato condannato a 8 mesi di carcere con i benefici di legge.

 

I militari stanno ora svolgendo accertamenti per individuare sul canale di smercio delle autoradio che, evidentemente, parrebbero tornate d’interesse per i ricettatori.

 

Redazione