Il duo Cardo/Vivarelli in concerto il 5 maggio a Cuneo

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E’ un’interprete d’eccezione Irene Cardo, primo violino dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Dopo il diploma ha proseguito gli studi di perfezionamento alla Scuola di musica di Fiesole e in seguito ha frequentato il Conservatorio della Svizzera Italiana, dove ha conseguito il diploma di perfezionamento. Sin da giovanissima ha ottenuto premi e riconoscimenti: Rassegna “Città di Vittorio Veneto” (Primo premio), “Rosetum” di Milano, “Perosi” di Biella, “Città di Stresa” e Concorso biennale di Vittorio Veneto. Ha collaborato con “I Solisti Veneti”, con l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana e con la Filarmonica della Scala.

Sabato 5 maggio, presso la sede del Conservatorio “Ghedini”, in via Roma, la celebre musicista si esibirà in formazione di duo con Caterina Vivarelli, docente di pianoforte principale presso il medesimo Istituto. Vivarelli vanta un curriculum che è una testimonianza di dedizione alla musica: diplomatasi a Torino con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Remo Remoli, si è perfezionata alla Hochschule di Weimar con Rudolf Kehrer, a Ginevra con Nikita Magaloff, a Salisburgo con Sergio Perticaroli e a Parigi con Bernard Ringeissen. Finalista in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha vinto il 1° premio al Concorso Nazionale de La Manta e il Concorso Internazionale Paolo Denza – Città di Capri. Ha svolto intensa attività concertistica come solista, in formazione di duo e con orchestra, sia in Italia (per la Televisione e la Radio Nazionale e in numerose città su e giù per la Penisola) e all’estero, a Parigi (Salle Berlioz), a Budapest (Accademia di Musica Ferenc Liszt), ad Athens (University of Music of Georgia), a New York (Public Library del Lincoln Center), a San Francisco, a Philadelphia, in Bielorussia ecc.

Il programma del concerto, previsto presso la sala Giovanni Mosca alle ore 17,30, presenta in apertura una “chicca” che basterebbe da sola ad attirare gli ascoltatori più esigenti: le Romanze op.22 di Clara Wieck Schumann, celebre virtuosa del pianoforte, compositrice di ampio respiro di cui recentemente si è iniziato ad eseguire i molti e raffinati lavori, sposata con il più celebre Robert Schumann (che ne era invidioso, essendo lei un’interprete assai più convincente di lui). Il concerto prosegue con la Sonata op. 78 di Brahms (soprannominata “La Sonata della pioggia” a causa di una nostalgica idea musicale, tratta da un Lied del medesimo compositore), la Sonata postuma di Ravel e infine con la Sonata di Claude Debussy, un capolavoro dalla genesi travagliata, caratterizzata da ripensamenti e modifiche, in cui il compositore si ispirò ai maestri francesi del periodo barocco e alla loro musica da camera.

La serata avrà ingresso libero. Vista la caratura delle interpreti, si consiglia di arrivare con un po’ di anticipo per riuscire ad accaparrarsi i posti disponibili.