Otto milioni di euro per le stazioni sciistiche piemontesi | Parere favorevole della terza ai criteri di ripartizione dei fondi per le Microstazioni e le Grandi Stazioni

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Arrivano otto milioni di euro per le stazioni sciistiche piemontesi dalla Regione per il biennio 2014-2016.

È stato infatti espresso parere preventivo favorevole dalla terza Commissione, sulla proposta di atto deliberativo della Giunta regionale “Legge regionale numero 2 de 2009 ‘Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell’attività di volo in zone di montagna’.

Approvazione dei criteri per l’erogazione dei contributi a favore delle Microstazioni e delle Grandi Stazioni. Disposizioni per le stagioni sciistiche 2014/2015 e 2015/2016″‘.

Nella seduta del 22 marzo, presieduta da Raffaele Gallo, l’assessore Antonella Parigi ha esposto il provvedimento, che per il momento “ha soltanto 4 milioni finanziati, per cui si procederà con 2 milioni per ciascun bando, in attesa dell’approvazione del Bilancio e degli altri 4 milioni”.

Di fatto, sono stati approvati i criteri da utilizzarsi per la concessione dei contributi così come definiti nell’Allegato A della deliberazione denominato “Microstazioni: criteri per la concessione dei contributi” e nell’Allegato B “Grandi Stazioni: criteri per la concessione dei contributi”.

“Si tratta di un’importante contributo, – ha sottolineato Parigi, – tenuto conto che il movimento legato agli sport invernali rappresenta uno dei più importanti strumenti per incrementare i flussi turistici e favorire l’aumento della permanenza media dei turisti stessi anche alla luce dell’enorme rilevanza assunta a livello internazionale da questa tipologia di turismo”.

Per i criteri di ripartizione è stata espressamente richiamata la legge regionale 2/2009 secondo cui la Regione adotta misure di sostegno finanziario in relazione alle seguenti categoria di iniziative agevolabili: a) interventi relativi alla tutela della salute, alla garanzia e al mantenimento delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili e di sviluppo montano; b) investimenti relativi alla riqualificazione, alla sostenibilità paesaggistica, ambientale ed energetica, al potenziamento e alla valorizzazione del patrimonio impiantistico delle aree sciabili e di sviluppo montano e dell’offerta turistica; c) spese di funzionamento riconducibili alla gestione ordinaria e straordinaria delle microstazioni di cui all’art. 38.

Il consigliere Paolo Allemano ha chiesto conferma del fatto che per il momento il punto B, vale a dire gli investimenti, non avesse i fondi finanziati e l’assessore ha risposto affermativamente, naturalmente “in attesa delle decisioni anche del Consiglio in fase di Bilancio”.

 

In Prima è proseguito l’esame del bilancio di previsione finanziario 2017-2019.

È proseguito, nel corso della mattinata di mercoledì 22 marzo, in Prima commissione – presieduta da Vittorio Barazzotto – l’esame del disegno di legge numero 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019”.

Il provvedimento è giunto in commissione dopo l’intervento del Cal, Giunta e Consiglio regionale.

La discussione generale è stata introdotta dall’assessore nonché vicepresidente della Giunta Aldo Reschigna che ha evidenziato come il bilancio risenta fortemente dell’eredità del passato, condizione che va a incidere sensibilmente sulle scelte di programmazione regionali.

Caratteristica essenziale della politica del 2017 è il sostanziale miglioramento della finanza regionale e il mantenimento delle risorse rispetto all’anno precedente su cultura, istruzione, diritto allo studio, sussidi universitari, politiche sociali, fondi strutturali europei.

Sono previsti ulteriori stanziamenti sul sistema economico piemontese, necessari, per tentare di irrobustire un tessuto che risente delle difficoltà generali. In particolare nel biennio 2017-2018 sono previsti 12 milioni per i contratti di insediamento di aziende in Piemonte, 1,5 per la promozione dell’eccellenza artigiana mentre per il 2018 sono stati stanziati 1,8 milioni per le botteghe-scuola artigiane e 3,4 milioni per la valorizzazione del tessuto commerciale.

Caratteristiche basilari del bilancio 2017 sono i 12 milioni a copertura di investimenti sulla viabilità e sull’edilizia residenziale pubblica autorizzati in anni precedenti a questa legislatura e rispetto ai quali non erano mai state allocate le risorse, un fondo da 36 milioni per evitare che i tagli previsti per le Regioni nel 2017 sui trasferimenti statali riguardanti politiche sociali, diritto allo studio e morosità determinino come conseguenza una riduzione rispetto al 2016 di questi capitoli, vitali in un momento di grande difficoltà per la comunità piemontese accomunata dal bisogno di crescita.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Giorgio Bertola, Paolo Mighetti, Federico Valetti e Gianpaolo Andrissi (M5S), che hanno evidenziato la necessità di incrementare materie quali tutela ambiente, sanità, trasporti, agricoltura e urbanistica mentre il commissario Raffaele Gallo (Pd) ha sottolineato, pur in presenza di un forte indebitamento e deficit, il rilancio degli investimenti sulle attività produttive pari a 70 milioni di euro.

La commissaria Claudia Porchietto (FI) ha denunciato l’assoluta mancanza da parte della Regione di una strategia industriale per il futuro delle imprese piemontesi mentre Marco Grimaldi (Sel) ha sottolineato la mancanza, in taluni casi, di sufficienti risorse per gli investimenti denunciando l’intenzione di discutere politicamente il provvedimento.