Incontro con Cristian Bonomi, genealogista, alla ricerca degli antenati

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Nella serata di martedì 7 maggio 2024 presso il Ristorante Ca del Lupo di Montelupo Albese, il genealogista Cristian Bonomi ha tenuto una stimolante relazione su “Chi fuor li maggiori tui? Le fonti della ricerca genealogica”, svela ndo i segreti e le curiosità della ricostruzione degli alberi genealogici.
I l dottor Cristian Bonomi, laureato a pieni voti in scienze filosofiche, è infatti esperto in ricerca d’archivio e divulgazione storica, referente dell’ Ecomuseo Adda di Leonardo, con un nutrito numero di pubblicazioni scientifiche

Nella sua attività di storico ed archivista ha una conoscenza approfondita delle fonti che ha
presentato in una relazione chiara, esaustiva e affascinante, acco mpagnando il pubblico, interessato e partecipe nella scoperta dei propri antenati, che si configura come un dovere morale e civile Partendo dal con cetto di tempo, che nei periodi precedenti il XIX secolo era diverso dal nostro, circolare, danzante più legato ai cicli stagionali, con l’inizio dell’anno conteggiato con stili di versi dalla Natività, 25 dicembre, dalla Incarnazione, 25 marzo e solo dal tardo Ottocento, dalla Circoncisione, 1° gennaio con una notazione molto approssimativa, Bonomi ha sottolineato l’importanza di due ricorrenze, San Giovanni con i fuochi che sanciscono il passaggio stagionale e il Natale con un fuoco privato che ricorda gli anten ati, con una serie di usi superstiziosi che vengono censurati da san Carlo Borromeo intorno al 1560. A nche le ore erano variabili e non corrispondevano alle nostre attuali che seguono l ora francese , introdotta da Napoleone, men tre precedentemente vigeva l’ora italica o boema che scandiva in ore il tempo di luce.
La relazione è stata inframmezzata da molti curiosi aneddoti, sulle modalità di denuncia delle nascite (si doveva portare ma teria lmente il bambino), ai matrimoni (dispensa dalle pubblicazioni e celebrazioni all’alba in modo da evitare che qualcuno intervenisse e facesse un nodo ad una corda per impedire la felicità agli sposi ai trovatelli, che venivano esposti con all interno delle fasce la metà di una carta o di un monile in modo da poterli in seguito eventualmente reclamare, e i loro vari nomi (Colombo, Esp osito Per quanto riguarda la rice rca genealogica, a partire dal cinquecentesco Concilio di Trento con l’obbligo delle parrocchie di tenere il registro delle nascite , dei matrimoni e in seguito anche delle morti, i registri sacramentali diventano una fonte imprescindibile, anche perché una norma del Concordato assegna loro un valore storico e decreta debba no essere accessibili gratuitamente per motivi di studio. La ricerca genealogica sugli uomini è più facile, in quanto si possono consultare anche il Foglio di proposta a ras segna per l’assolvimento dell’obbligo militare (dove si trovano anche altezza, colore degli occhi e dei capelli) oppure il fascicolo dello studente ne gli archivi degli Atenei, oltre agli archivi notarili e i catasti. Tra i graditi ospiti della serata, Tommaso lo Russo, pre sidente del Lions di Alba, Francesca Arata, Mauro Prucca e Roberto Santero