Partito Democratico Cuneo: sicurezza sul lavoro e troppe morti bianche

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Riceviamo e pubblichiamo

Nel Consiglio comunale appena tenutosi nella serata di ieri, il gruppo del Partito Democratico ha presentato un ordine del giorno sul tema della sicurezza sul lavoro e sulle troppe morti bianche che ogni giorno, una ogni 7 ore, apprendiamo dalle cronache nazionali.

“Chiamarle ‘morti bianche’ implica che non ci sia nessuna responsabilità, o che questi morti siano senza volto o storia, persone di minore rilevanza” – così la Capogruppo del Pd Claudia Carli – ha introdotto l’argomento. “Quando invece sono sintomo di un problema endemico a livello nazionale: ne piangiamo ancora tanti, troppi, caduti mentre svolgevano il proprio lavoro con impegno e serietà ma senza la giusta sicurezza”.

L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Sicurezza Lavoro e Ambiente, ha rilevato, nella triste classifica delle morti sul lavoro nel corso del 2023, che in Piemonte la provincia di Cuneo è dietro soltanto a quella di Torino. I comparti che hanno fatto registrare in Piemonte il maggior numero di incidenti nel corso dell’ultimo anno sono stati l’edilizia, l’agricoltura, i trasporti e il magazzinaggio.

Ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione, con delibera del 22 marzo 2023, è stata istituita dal Senato la “Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati”, con presidente Chiara Gribaudo, che ha il compito di vigilare e provare a far luce sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e sulle cause che nel tempo lo hanno determinato e alimentato, al fine di individuare e di suggerire nuovi strumenti per combatterlo e limitarne l’incidenza.

La capogruppo Carli continua dicendo “Perdere la vita o rimanere invalidi mentre si esercita un qualunque diritto è inaccettabile. Quello della sicurezza sul lavoro è un problema reale fatto di casi non isolati e scollegati e che colpiscono soprattutto donne, migranti e precari. L’assenza di norme e strumenti sono le cause che meritano la nostra totale attenzione, così come gli standard di sicurezza ridotti, anche, dalla corsa al subappalto”.

La richiesta forte rimane quella al Governo italiano di aumentare le risorse per adeguare agli standard europei tutta la “filiera” della sicurezza – ispettori Ispettorato Nazionale del Lavoro, SPRESAL, medici del lavoro, amministrativi e tecnici – per rafforzare le attività di controllo sul territorio per garantire l’effettivo rispetto delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e alla Regione Piemonte di istituire, come promosso dall’ASL di Gorizia, uno sportello a disposizione dei lavoratori per informazioni e segnalazioni.

L’Ordine del Giorno è stato approvato all’unanimità dall’aula del Consiglio Comunale di Cuneo, proprio alla vigilia del 1 maggio, Festa dei Lavoratori.