Nuto Revelli a Cuneo le immagini raccontano i libri e la sua vita

Una mostra permanente ospitata all’Istituto tecnico commerciale “Bonelli” ripercorre la lotta partigiana, la scrittura e la formazione da geometra dell’autore

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Il 21 marzo, primo giorno della primavera 2024, è stato anche il primo giorno dell’esposizione della mostra fotografica permanente intitolata “Ricor­dati di non dimenticare – Nuto Revelli, una vita per immagini”, realizzata da Pao­la Agosti e Alessandra Demi­chelis, inaugurata presso l’Istituto Tecnico Commer­ciale “Franco Andrea Bonelli” a Cuneo in viale degli Angeli 12.
Lo scrittore e partigiano Nuto Revelli (1919-2004) ha raccontato, con estrema maestria, la tragedia della seconda guerra mondiale con riferimento alla tentata invasione della Russia da parte dell’esercito italiano, la Re­si­stenza, poi la tragedia dei dispersi, e poi ancora il fenomeno del dopo guerra connesso all’abbandono delle a­ree della montagna e dell’Alta Langa per il richiamo esercitato dall’industrializzazione della pianura.
I libri di Nuto Revelli descrivono periodi importanti per la storia “povera” della provincia di Cuneo. La scelta dell’Istituto Bonelli, quale sede permanente della mo­stra fotografica, ha dunque una ragione ben precisa: Nuto Revelli frequentò la sezione Geometri dell’Isti­tuto “F.A. Bonelli” tra il 1934 e il 1939, diplomandosi geometra. Per ricordare quel periodo scolastico di Nuto è stata ideata questa mostra fotografica, allestita in modo permanente nei locali dell’Istituto F.A. Bonelli.
Venticinque pannelli infatti, ripercorrono la vita del geom. Nuto Revelli, dalla formazione giovanile alla Guerra di Russia, dalla lotta partigiana alla scrittura a servizio dei “vinti”, oltrepassando la sua vicenda individuale: il visitatore vede scorrere la Storia del ’900 tra dittature, guerre e rinascita, in un percorso di consapevolezza umana e civile. Numerosi enti ed associazioni hanno unito le loro “forze” per la riuscita dell’iniziativa, l’Istituto Storico per la Resistenza in provincia di Cuneo, grazie al prof. Gigi Garelli, la Fondazione Nuto Revelli che ha contato sul sostegno dottoressa Beatrice Verri, e poi gli studenti – con i professori e presidi – sia del­l’Istituto F.A. Bonelli (ragionieri) che dell’Istituto Bianchi Virginio (geometri), oltre alle istituzioni pubbliche.
Il Collegio dei Geometri e G.L. della provincia di Cuneo è stato contattato per collaborare, e il Collegio ha prontamente aderito sia economicamente sia praticamente cu­rando il piazzamento in opera dei pannelli fotografici. Inol­tre, in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica, il Collegio ha pubblicato un volume riproducente un articolo-intervista al geometra Nuto Revelli che risale al febbraio del 2001 e che fu originariamente editato sul notiziario “Il Geometra della Provincia Granda” n. 1 dell’anno 2001.
Da questo articolo-intervista un breve estratto del pensiero di Nuto: «Volevo che i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi. I giovani devono conoscere la società in cui vivono. Guai se i giovani di oggi dovessero crescere nell’ignoranza come eravamo cresciuti noi della “generazione del Littorio”. Oggi la libertà li aiuta, li protegge. La libertà è un bene immenso, senza libertà non si vive, si vegeta».
Il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Pro­vincia di Cuneo sostiene questa importante iniziativa come segno di una sempre maggiore attenzione dei professionisti per la storia del nostro territorio. L’obiettivo è che questo impegno consenta alle nuove generazioni di conoscere ed approfondire un particolare momento storico che ha profondamente segnato il nostro Paese.
In rappresentanza del Colle­gio sono intervenuti il presidente Carlo Cane e i consiglieri Guido Molineris e Massimiliano Dutto che han­no personalmente curato aspet­ti tecnici e organizzativi.
«La partecipazione a ogni aspetto legato alla formazione dei nostri giovani, specie nell’ambito della formazione storica delle future generazioni rappresenta per la Catego­ria uno dei principali obbiettivi; solo conoscendo il passato ed in particolare la nostra storia recente, è possibile operare in forma etica e pragmatica sia come Professionisti che in ruoli di rappresentanza pubblica e politica», sottolinea il presidente Cane.
La mostra fotografica “Ricor­dati di non dimenticare – Nuto Revelli, una vita per immagini” è visitabile dalla cittadinanza, ma è necessario contattare per gli orari l’Istituto F.A. Bonelli (0171-692353) al fine di conciliare l’orario di visita con lo svolgimento delle lezioni scolastiche.