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«Lavoriamo uniti per una Saluzzo più bella e giusta»

L’attuale vicesindaco Franco Demaria candidato per il dopo Calderoni: «Avanti senza snaturarci»

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Come Alba, Bra e Fossano, anche la città di Saluzzo si appresta a vivere da protagonista le elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno. Dopo i due mandati consecutivi di Mau­ro Calderoni, la Città del Mar­chesato conoscerà infatti un nuovo primo cittadino. L’as­sociazione “Insieme si può”, coalizione di centrosinistra che ha governato negli ultimi due lustri, ha deciso di puntare sulla figura di Franco Demaria, veterano della politica saluzzese, attualmente vicesindaco con deleghe a bilancio, tributi e sport. Per conoscere i programmi, le idee e le emozioni che lo stanno accompagnando in questo percorso, Rivista IDEA lo ha intervistato.

Demaria, si avvicinano le prossime amministrative. Co­me procede la campagna elettorale?

«Lavoriamo dalla scorsa primavera, quando abbiamo in­contrato categorie, associazioni, gruppi per avere un’impressione sull’amministrazione uscente e suggerimenti per il nuovo programma che poi abbiamo rifinito ai tavoli di lavoro negli ultimi due mesi. Un lavoro che ha coinvolto centinaia di saluzzesi che hanno deciso di dare il loro contributo per la “cosa pubblica”, proprio nello spirito del gruppo “Insieme si può”. Stiamo anche definendo gli ultimi dettagli per le liste da cui traspare grande voglia di partecipazione, di impegno per la nostra comunità, di volontà e disponibilità al confronto. Questo secondo me e secondo tutte e tutti noi è un grande esempio di bella politica, in cui ci facciamo forza con quello che unisce, anziché rimarcare le differenze».

Qualche settimana fa la sua candidatura è stata presentata nel corso di una serata al Magda Olivero, arricchita da una nutrita partecipazione di pubblico. Che occasione è stata?
«È stato un momento importante e fondamentale per tutto il nostro gruppo. La presenza di tanta gente, di saluzzesi interessati e attenti e anche di tante facce nuove, è la prova plastica del lavoro che “Insieme si può” porta avanti da anni: il mio nome è stato scelto e indicato da tantissima gente e non è emerso da ambizioni proprie o indicato da segreterie di partito. Io mi sono messo a disposizione del gruppo e ora con il gruppo si lavora per il bene e per il futuro di Saluzzo, sempre attenti e aperti ad eventuali nuovi contributi, pronti ad ascoltare tutti, sicuri di portare avanti il programma se, come spero, sarà scelto dai cittadini».

La sua candidatura poggia su un solido asse con l’attuale assessore alle attività produttive Francesca Neberti. Quan­to è stimolante la vostra collaborazione?
«Francesca ed io lavoriamo insieme ormai da 10 anni e la collaborazione è sempre stata efficace e proficua. Ora la nostra associazione “Insieme si può” ci ha chiesto di dar vita a questo ticket per scrivere una nuova ed importante pagina della storia di Saluzzo, innovando, pur nella continuità con le ultime amministrazioni civiche. Francesca sarà un supporto straordinario per il mio lavoro con la sua energia, la sua competenza e anche grazie alla sua giovane età».

In caso di elezione è lecito attendersi una continuità po­litico-amministrativa ri­spetto al percorso intrapreso in questi anni?
«Sì, è lecito attenderla perché la linea politico-amministrativa di questi anni era frutto del contributo oltre che mio e degli altri amici della giunta e del consiglio, anche di tutta la numerosa squadra di “In­sieme”. Proseguiamo allargandoci e cambiando, pur senza snaturarci, ma dando la nostra impronta, ad esempio nella cooperazione transfrontaliera con gli amici francesi, con la ricerca di sempre nuovi fondi straordinari, continuando a lottare per riavere la ferrovia e per migliorare infrastrutture e collegamenti: vo­gliamo una città sempre più bella, ma anche sempre più giusta, a misura di famiglie, bambini ed anziani».

Un aspetto sul quale il Saluzzese ha molto insistito è il concetto di area vasta. Qual è la sua posizione in merito?

«Ritengo che collaborare e lavorare insieme sia più bello ed efficace. Il grande lavoro fatto per unire il territorio, ad esempio sul turismo con il progetto delle Porte di Valle in tutte le Terre del Monviso, sta portando frutti e vogliamo renderlo ancora più forte, aumentando le collaborazioni, aprendoci al dialogo con Comuni, enti ed associazioni che fino ad oggi sono rimasti in disparte o hanno seguito altri percorsi. La battaglia per il treno, ad esempio, è di Saluzzo, ma anche di tutto il territorio: collegamenti efficienti e puliti sono un servizio essenziale per i saluzzesi e anche per i 100mila abitanti delle Terre del Monviso. Bisogna fare squadra».

Quali saranno le principali sfide da affrontare per la crescita di Saluzzo nei prossimi cinque anni?
«Presenteremo il programma, frutto di un grande e partecipato confronto, insieme alle liste, nei prossimi giorni. Alcuni temi su cui so che ci sarà particolare attenzione sono, appunto, la tutela delle famiglie e delle fasce deboli, la collaborazione con tutto il territorio delle Terre del Monviso, il sostegno all’agricoltura, all’artigianato e al commercio, la cura del territorio, l’attenzione ai servizi ed in particolare alla sanità. Tra le sfide che ritengo decisive c’è, senz’altro, la rottura dell’isolamento infrastrutturale di Saluzzo e della nostra zona. Insisteremo con la Re­gione per riavere ciò che ci spetta, cioè il treno e poi per migliorare la qualità delle strade, per trovare soluzioni innovative per ridurre traffico e inquinamento».

In virtù del suo legame con lo sport, in caso di elezione sarà questo uno dei settori sui quali si punterà con ancora maggiore decisione?
«Lo sport è salute, socialità, divertimento, comunità. Quin­­di è un aspetto trasversale a tante azioni politiche. Conti­nue­rò a puntare sullo sport, per citare un progetto concreto, facilitando la realizzazione del palasport e delle tre palestre, del campo da calcio a 11, della palestra di roccia nel contesto del nuovo campus scolastico legato alla variante Sedamyl, un cantiere strategico che farà nascere un polo per l’istruzione superiore, il divertimento e il benessere. Sarà bellissimo e sarà una novità importante per Saluzzo. Così come mi impegnerò a fondo per realizzare la pista ciclabile verso Moretta e da lì a Torino, per il rifacimento della pista di atletica e dello spogliatoio del tennis. Lo sport poi è anche turismo ed è nostra intenzione proseguire nel supporto e nello sviluppo ulteriore di eventi come la 100 Miglia, la Mezza maratona e l’Outdoor festival e anche nuove iniziative per le bici».

Chiudiamo con una domanda di carattere personale. È in politica dal 1992: quali emozioni le suscita essere candidato a sindaco e quali comporterebbe l’elezione?

«Ho già ricoperto davvero tanti ruoli nell’amministrazione civica in questi 32 anni, ma l’emozione che ho provato quando sono stato scelto come candidato sindaco è stata unica e rimarrà per sempre nei miei ricordi. Se dovessi vincere sarebbe un orgoglio e un privilegio: voglio mettere le mie competenze maturate in questi decenni a servizio della città e della comunità, naturalmente con l’aiuto di tutta la nostra squadra. Avremo grandi responsabilità e dovremo affrontare sfide inedite. Per questo come dice il nostro slogan, “Insieme si può continuare a cambiare e continuare a crescere”».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo

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