Gdf Cuneo: contrasto al lavoro nero ed irregolare

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Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, ed in particolare nel contrasto del lavoro “nero” ed irregolare, i finanzieri della Tenenza di Ceva hanno eseguito nel corso degli ultimi mesi diversi accessi nei confronti di varie imprese, con particolare attenzione a quelle operanti nel settore dell’edilizia, procedendo al successivo controllo delle posizioni lavorative del personale impiegato.
L’attività di verifica, volta ad accertare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro, ha permesso di scoprire n. 22 lavoratori irregolari di cui n. 11 “in nero” e pertanto completamente sconosciuti agli Enti previdenziali, assistenziali ed al Fisco. I sopracitati controlli, nel solo comparto dell’edilizia, hanno permesso di rilevare n. 6 lavoratori “in nero”, n. 2 lavoratori irregolari e n. 4 ditte con evidenti irregolarità nella gestione del personale dipendente.
Nel caso dei lavoratori “in nero”, la loro posizione non sarebbe stata riconosciuta ai fini pensionistici e, inoltre, gli stessi non avrebbero avuto nessuna copertura ai fini assicurativi in caso di infortunio sul lavoro.
Verrà, inoltre, irrogata nei confronti dei n. 12 datori di lavoro che impiegavano la manodopera irregolare la c.d.
“maxisanzione” con importi che vanno dai 1.800 € ai 10.800 €.
Questa attività si inserisce in un contesto di un intervento istituzionale che, oltre a garantire la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, cerca di evitare che non siano sfruttati e sottoposti a condizioni di lavoro in cui venga meno la loro dignità. Nel contempo l’azione di servizio posta in essere dal Corpo mira a garantire un leale concorrenza economica nei confronti delle imprese che, invece, operano osservando le leggi e disposizioni in materia di lavoro.