Prende forma la cilovia Eurovelo8 sulla ex ferrovia Moretta-Saluzzo

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Lunedì scorso, nella sala tematica del Quartiere, a Saluzzo, è stato presentato il progetto di trasformazione della tratta ferroviaria tra Saluzzo e Moretta, della ex linea Saluzzo-Airasca, in pista ciclabile.

A metà marzo scadranno i termini per la presentazione delle domande di ammissione al bando regionale per il finanziamento delle piste ciclabili e Saluzzo, assieme ai Comuni di Torre San Giorgio e Moretta, si presenta con le carte giuste per ambire ad un buon risultato.

Il progetto è stato affidato allo studio torinese “At” dei professionisti Marco Calandri e Michele Bossio.

L’obiettivo è quello di trasformare la vecchia ferrovia, inutilizzata da 40 anni, in una delle prime ciclovie in regione a rispettare i nuovi standard europei in fatto di piste ciclabili. La nuova “arteria verde” avrà una larghezza di 2,5 metri per le due corsie ciclabili, oltre ad altre due corsie pedonali laterali (in sterrato) che porteranno a 3,8 la larghezza totale della carreggiata. Sarà dotata di contapassaggi elettronici per il controllo costante del flusso di traffico, colonnine di ricarica per le bici a pedalata assistita nei tre centri principali, due sottopassi all’intersezione con la Sp633 in regione Torrazza e con la tangenziale Est di Saluzzo.

Il costo complessivo dell’opera è di 4 milioni di euro, di cui circa 700 mila per quel che riguarda il tratto nel Comune di Moretta. I tre Comuni ambiscono a intercettare i fondi del bando regionale, che ha stanziato un plafond di 10 milioni di euro.

«Non siamo Langhe, né montagna – conclude Gianni Gatti, sindaco di Moretta – ma la ciclabile è un tassello in più per promuovere turisticamente il nostro territorio, che ha molte cose da offrire anche dal punto di vista culturale, paesaggistico e gastronomico».

Moretta potrà garantire al servizio dei cicloturisti anche un ostello, già realizzato lo scorso anno nei locali del santuario della Beata Vergine del Pilone e gestito da Agenform. Un altro ostello sarà a disposizione a Saluzzo, nei locali dell’ex caserma Musso, dove i lavori sono in fase di conclusione.

Una volta completata, la Moretta-Saluzzo sarà il naturale proseguimento dei 19 chilometri della “Via delle Risorgive”, la Moretta-Airasca: con i suoi 33 chilometri totali interamente asfaltati e ricavati sulla ex ferrovia, la ciclabile sarà una dei fiori all’occhiello della regione, con un’infrastruttura adeguata agli standard europei sulla mobilità sostenibile e sul cicloturismo.

«I punti di forza di questa ciclovia – sostengono i due progettisti – sono molti: innanzitutto è già inserita lungo il tracciato dell’Eurovelo 8, il corridoio ciclabile europeo che collega Cadice ad Atene e transita nella pianura Padana arrivando dal Tenda e proseguendo verso Torino; è dunque classificata come ciclovia primaria per la Regione Piemonte. Inoltre abbiamo già un progetto definitivo e non un semplice studio di fattibilità. Infine, i Comuni hanno già raggiunto un accordo con le Ferrovie per la vendita del sedime e la rimozione di binari e traversine. Il passo successivo sarà il ribassamento della massicciata e la posa del manto d’asfalto».

Saranno 14 chilometri praticamente rettilinei, che si snodano lungo la campagna tra Cervignasco, Torre San Giorgio e Moretta, con due piccole deviazioni in corrispondenza dell’area artigianale di Torre San Giorgio e industriale di Moretta.