La salute mentale? Dipende dall’intestino

Le più recenti ricerche dimostrano che si tratta di un secondo cervello: tutto parte dal microbiota

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Prendere una decisione di pancia. Un modo di dire che in qualche modo allude a quel momento in cui preferiamo l’istinto alla ragione. Eppure la scienza ci dice che quella “pancia” è in realtà un secondo cervello, costantemente collegato con il primo. Ed è così che, se ci innamoriamo, sentiamo le famose farfalle nello stomaco oppure se ci lasciamo travolgere dallo stress, siamo vittime di gastrite.
Se n’è parlato in un convegno dal titolo esplicativo “Pancia e cervello, una strada a doppio senso”. Obiettivo puntato sull’intestino e in particolare sul microbiota, ovvero l’insieme dei microrganismi che lo popolano: oltre mille miliardi fra batteri, virus e funghi. Dipendono tutti dall’ambiente in cui viviamo, da cibo, stile di vita, patrimonio genetico e altri fattori. Si è visto insomma che la flora intestinale ha molto a che fare con il nostro umore e nel dettaglio con la serotonina, il “neurotrasmettitore della felicità” prodotto per il 90 per cento proprio dai batteri intestinali, indispensabili per mantenere una buona capacità cognitiva.
Vincenzo Stanghellini, direttore della Clinica Medica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha spiegato: «Alcuni batteri probiotici esprimono recettori per gli ormoni estrogeni e sono perciò più sensibili, nelle donne, alle fluttuazioni del ciclo mestruale, oltre che agli estrogeni eventualmente presenti nei vegetali che sono il “cibo” principale di questi germi. È possibile quindi che almeno in parte le differenze di genere che osserviamo in ansia e depressione dipendano dalla qualità e quantità dei batteri nell’intestino. Di certo, prendersi cura della pancia è fondamentale per la salute mentale». Non a caso si sta puntando sui neurobiotici e gli psicobiotici, batteri utili proprio per la salute di mente e cervello oltre che per quella intestinale. Gli psico e neurobiotici inviano messaggi positivi al cervello e se vengono somministrati in quantità adeguate possono migliorare i sintomi dei disturbi digestivi e quelli di ansia e depressione.