Nel Natale di Ail c’è tanto altruismo

L’associazione, che nel 2024 festeggia 25 anni, prosegue il suo cammino. La presidente Rubino: «Grazie alla comunità»

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Giornate ricche di iniziative per l’Ail Cuneo, che si appresta a fe­steggiare i 25 anni di attività. Da domani, venerdì 8, a do­menica 10, in circa 130 piazze della provincia, tornano le tradizionali stelle di Natale Ail che, in cambio di un’offerta, consentono di dare speranza a tutti coloro che lottano contro un tumore del sangue. Un sostegno costante che da quasi un quarto di secolo Ail Cuneo esercita attraverso progetti realizzati direttamente in Granda. I numeri raccontano infatti di un impegno continuo e di una grande fiducia da parte dei cuneesi che hanno portato a distribuire – dal 1999 ad oggi – oltre 230mila tra piantine e sogni di cioccolata: ciò ha consentito di sostenere sempre di più la ricerca scientifica e di offrire servizi migliori a pazienti e “caregiver”. L’elenco completo delle piazze cuneesi in cui saranno presenti i 300 volontari dell’associazione è disponibile all’indirizzo Internet https://ail.cuneo.it/progetti/stelle-di-natale-e-uova-di-pasqua/. Inoltre, fino al 10, sarà attivo il numero solidale 45587 per raccogliere fondi a favore delle tre Case Ail di Cuneo, che con i loro dodici posti letto sono da vent’anni gratuitamente a disposizione dei malati e dei loro parenti. Per informazioni: 0171-695294 e 370-3405038 (anche WhatsApp) oppure [email protected]­neo.it. Sui numerosi progetti dell’associazione si è espressa con soddisfazione Anna Rubino, presidente di Ail Cuneo-Sezione “Paolo Rubino”: «Nel 2024 toccheremo il traguardo dei 25 anni di attività a livello provinciale e sarà un momento di grande festa collettiva; 9.131 giorni di presenza a fianco dei pa­zienti che affrontano un tu­more del sangue e dei loro fa­migliari, 9.131 giorni di aiuto concreto per i momenti più critici, 9.131 giorni di impegno per garantire le cure migliori nel reparto di Ema­to­lo­gia di Cuneo. Dall’ospitalità gratuita nelle Case Ail al supporto sociale, economico e psicologico, passando per gli investimenti in ricerca e assistenza: siamo qui per tendere una mano, creare relazioni, far sentire alle persone che non sono sole. Ringraziamo i volontari e i sostenitori perché è solo grazie a loro se possiamo fare tutto questo».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo