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«Bosco della Nova angolo di bellezza restituito a Mondovì»

L’intervista a Giorgio Colombo, presidente dell’Istituto Casati Baracco, dopo l’inaugurazione

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Una passeggiata nel Bosco della Nova di Mondo­vì. Tre ettari di bosco di proprietà dell’Isti­tuto Casati Baracco distesi tra i rioni di Breo e Piazza, accanto al percorso della Funico­lare, finalmente fruibili a tutti grazie al nuovo “Sentiero Inclusivo del Bosco della No­va” inaugurato il 25 no­vembre. Si tratta del primo step di un progetto ampio che coinvolge, oltre all’Istituto Casati Baracco presieduto da Giorgio Colombo, la Coope­rativa Sociale Proteo che ha ripulito e riprogettato l’area nell’ambito del “Bando spazio outdoor” finanziato da Fon­dazione Crc e di cui è risultato beneficiario.

Il Bosco della Nova rappresenta un vero e proprio unicum nel suo genere. Un bosco urbano ricco di biodiversità incastonato nel tessuto della città, divenuto habitat ideale per caprioli, piccoli daini, e una ricchissima avifauna così come è ricca la varietà delle colture arboree. Al suo interno è conservato intatto un castagneto secolare: patrimonio che da ora è finalmente alla portata di tutti. Il nuovo sentiero si dipana dalla Cascina Nova – abbandonata nel 2000 – sino a via Vasco per circa 800 metri dalle pendenze costanti e per questo fruibile anche da bambini e diversamente abili, realizzato sfruttando in parte l’infrastruttura già esistente e in parte intervenendo in maniera puntuale con materiali naturali dal minimo impatto ambientale. Posizionati nuo­vi arredi, tavoli e panche, cartelloni illustrativi, cestini portarifiuti, camminamento con mancorrente e staccionate di protezione per gli affacci panoramici. Il progetto, che ha visto la Cooperativa Pro­teo al lavoro già dal 2021 per rendere l’area parzialmente fruibile dai visitatori, prevede anche la realizzazione di spazi panoramici e di un punto ristoro. Un lungo progetto di valorizzazione del quale, come ha spiegato Giorgio Colombo, l’inaugurazione del 25 novembre è stata «un punto di partenza e non certo un punto di arrivo. Il nuovo sentiero in grado di rivolgersi all’intera comunità monregalese affinché possa fruire di un angolo cittadino da troppo tempo silente e abbandonato».

Presidente Colombo, perché partire proprio dal sentiero inclusivo, da dove nasce questa esigenza?
«C’era bisogno di accedere al bosco e ci è sembrato automatico partire da qui. Un percorso adatto a tutte le persone, che permetta di aprirsi all’esterno e di fruire di questo patrimonio comune. Ab­biamo modificato la viabilità interna, perché non percorribile da tutti, e l’abbiamo riadattata».

Quali saranno i prossimi step?
«La ristrutturazione della Cascina della Nova per eventi culturali, didattici e ricettività, con un punto ristoro e foresteria. Nell’area c’è molta biodiversità e inoltre la stessa è vissuta in maniera molto selvatica. È da sviluppare la parte panoramica sullo stesso spazio del sentiero, creando punti di sosta che permettano di valorizzare sia il panorama interno che esterno, tra le chiome degli alberi, individuando punti di tramonto dove – per esempio – il sole va a incastrarsi. Sono progetti che svilupperemo sempre con Proteo. Tra questi è previsto anche il collegamento del sentiero con la Viota (il percorso pedonale che collega Breo e Piazza) così da creare un circuito per raggiungere Breo. L’idea è intesa a svilupparsi anche collegandosi al progetto Rendis sotto l’ospedale e la collina ovest di Piazza, in un’ottica di infrastrutturazione naturalistica».

Come nasce il progetto di riqualificazione?
«L’idea è nata dall’esigenza di far conoscere e allargare al pubblico la conoscenza del Bosco della Nova. Non è agibile, al momento, la Cascina che ci piacerebbe poter restituire alla cittadinanza ed è uno dei beni più importanti dell’Isti­tuto, la più antica sulla collina di Piazza, sorta sulle rovine della chiesetta di Santa Maria della Nova (probabilmente eretta nel 1207). L’area è sempre stata coltivata ed era a disposizione delle necessità dell’Istituto che ha 250 anni di storia: dunque c’erano allevamenti e orti per la produzione di verdura e ortaggi. Sino al 2001 la Cascina ha ospitato una famiglia di agricoltori e allevatori. Con loro si è poi conclusa la vocazione agricola del luogo e da allora i prati hanno ceduto velocemente terreno al bosco».

Quanto tempo stimate sia necessario per terminare il progetto di valorizzazione?

«Immaginiamo un paio di anni di lavoro almeno. Un ringraziamento va al Comune che ci segue da sempre con attenzione, alla Fondazione Crc che ci lascia spazi aperti di azione e alla Cooperativa Proteo con la quale abbiamo lavorato in questi anni».

Il nuovo Sentiero inclusivo del Bosco della Nova sarà fruibile liberamente in via sperimentale tutti i giorni negli orari diurni, con l’invito a rispettare la relativa cartellonistica installata in loco.

Concerto nella chiesa di San Filippo, donazione da 7mila euro per i Lions
Il concerto nella chiesa di San Filippo a Mondovì è stata la prima tappa del tour natalizio del coro Gospel “Free Voices Gospel Choir”, che a dicembre effettuerà altri 13 concerti. La grande affluenza di pubblico, che ha determinato la chiusura della prevendita dei biglietti una settimana prima del concerto, unita alle donazioni fatte dagli sponsor e a quelle dei 6 club Lions della zona 1C che hanno aderito al progetto, hanno permesso la raccolta e la donazione di 7mila euro alla Fondazione Internazio­nale Lions per le emergenze umanitarie.

Articolo a cura di Erika Nicchiosini

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