«Una storia di disparità tra uomini e donne ha creato distorsioni»

L’ex ministro Elsa Fornero: «Impegnarsi nella società per raggiungere la parità di genere» La lectio nell’auditorium di Banca di Cherasco in occasione del 25 novembre

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«Bisogna impegnarsi nella socie­tà, tutti i giorni, attraverso l’attivismo e il volontariato, per arrivare alla piena parità di genere. Adottare una cultura dell’inclusione e del rispetto è l’esatto opposto all’incultura del dominio, di cui continuiamo a sentire tragici esempi nei fatti di cronaca, anche i più recenti». Così ha detto Elsa Fornero, ospite la scorsa settima nell’auditorium di Banca di Cherasco, per il ciclo di conferenze divulgative “Cherasco incontra”. La docente dell’Università di Torino, economista ed ex ministro è intervenuta sull’“indipendenza economica delle donne come valore sociale”: un argomento che studia da oltre due decenni e che è collegato al 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Banca di Cherasco, lo scorso 8 marzo, aveva deciso di azzerare i costi per chi, donna, avesse aperto un conto corrente presso una delle 26 filiali nelle province di Torino, Cuneo e Genova. Un’iniziativa simbolica, ma concreta, per dare forza a temi e messaggi che sono centrali per un istituto bancario che mette al centro mutualismo e territorio e che, allo stesso tempo, si sta impegnando sulle tematiche Esg in modo convinto e trasversale.
Fornero ha anche detto: «La storia conta, ha un peso, non si può cancellare. Una storia di disparità tra uomini e donne crea stereotipi e distorsioni, che sono ancora dappertutto: nelle scuole e negli ambienti di lavoro, in politica e nella società». L’ex ministro ha parlato poi del declino demografico dell’Italia sfatando alcuni diffusi stereotipi sul mondo del lavoro “in rosa”, con dati che vedono l’Italia in pesante ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Fornero ha anche rivelato alcuni retroscena legati alla sua attività di ministro a Lavoro, Politiche sociali e Pari opportunità durante il Governo Monti, raccontando le “pressioni” ricevute quando per l’Italia sottoscrisse nel 2012 la convenzione di Istanbul sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Una convezione appena entrata in vigore che è anche il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per tutelare le donne contro qualsiasi forma di discriminazione e sopruso. Nelle conclusioni Fornero ha poi detto che «senza indipendenza economica la donna è più esposta al rischio di fragilità finanziaria, povertà, violenza». Presente tra il pubblico anche Bruna Sibille, ex sindaco di Bra e assessore regionale, oggi consigliera provinciale per le Pari opportunità.