Raccolta firme per salvare il parco di Villa Augusta

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Riceviamo e pubblichiamo

ITALIA NOSTRA BRAIDESE E LEGAMBIENTE LANGHE E ROERO ORGANIZZANO UNA RACCOLTA FIRME PER PRESERVARE INTEGRO IL PARCO STORICO DI VILLA AUGUSTA , GIA’ ISTITUTO CHANTAL

La sezione d’Italia Nostra di Bra e del Braidese e Legambiente Langhe e Roero esprimono stupore ed estrema preoccupazione di fronte al fatto che il Comune di Bra stia autorizzando nella Variante n. 8 al Piano Regolatore Generale Comunale, in corso di approvazione, la trasformazione del parco storico di Villa Augusta (anche nota come villa Chantal) in via Cacciorna in area in gran parte edificabile, stravolgendo così l’unica importante parco verde di quasi 3.800 mq. in un quartiere, San Giovanni Lontano, che ha visto in questi ultimi vent’anni una massiccia cementificazione edilizia, ma pressochè privo di aree verdi pubbliche.
Parco e villa storica sono tutt’uno e come tali vengono definiti e preservati nell’attuale Piano Regolatore Generale. Il grande giardino privato, seppure in parte trascurato, è infatti ricco di alberi, anche centenari, quali Carpino, Frassino, Bagolaro, Noce, Palma, Ippocastano, Tiglio, Tasso, Abete bianco, Robinia pseudo-acacia, Pino Strobo, Cedro del Libano, Cedro dell’Himalaya. Inoltre è una vera e propria oasi naturalistica frequentata da molte varietà di animali, in particolare uccelli quali Capinera ,Cinciallegra, Codibugnolo, Codirosso spazzacamino, Colombaccio, Cornacchia grigia, Picchio verde, Picchio rosso maggiore, Gazza, Ghiandaia, Merlo, Taccola, Pettirosso.
Per salvare questa importante area verde a poco servirebbe – com’è proposto nella Variante – la cessione da parte privata al Comune di una piccola fascia di una ventina di metri di larghezza lungo via Cacciorna da trasformare in giardinetto pubblico, probabilmente dopo ulteriore riduzione per nuovi parcheggi. In cambio i proprietari otterrebbero un raddoppio della superficie attualmente edificabile e della relativa cubatura (2.950 mq. per oltre 3.600 mc., più la cubatura della bella villa storica dei primi del ‘900 che viene preservata), certamente di notevole valore di mercato, da destinare a servizi sanitari privati (cioè, di fatto, un’attività commerciale) e parcheggi anche sotterranei, con la probabile riduzione della parte alberata. Con la variante proposta ora viene quindi drasticamente stravolto un “parco storico” unico per importanza e dimensione in quella zona del braidese.
Italia Nostra e Legambiente ritengono si debba assolutamente tutelare come parco naturale l’esistente area verde nella sua attuale conformazione e unitarietà con la villa storica, come previsto dall’attuale Piano Regolatore, senza alcuna modifica e riduzione. Al posto di una piccola, parziale e poco sensata cessione della parte nord del citato parco chiediamo invece un uso pubblico di tutto l’attuale parco verde, a disposizione anche della struttura sanitaria privata, affinché tutti i cittadini possano beneficiare di questo vero e proprio “polmone verde” ricco di biodiversità.
Nell’interesse della nostra Città questo è sicuramente il modo più giusto di “compensare” l’aumento della capacità edificatoria concessa ai privati.