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Home sweet home: quando la comunità si attiva per la domiciliarità delle persone fragili

Una rete di imprese e di associazioni in Valle Vermenagna e Gesso sta lavorando per sostenere l’anziano fragile nella propria casa

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La pandemia ha fatto emergere diverse fragilità che rischiano di peggiorare se non vengono attivate soluzioni nuove e creative. La sanità pubblica al collasso, anziani con grandi difficoltà nella gestione della vita quotidiana, con figli che rincorrono gli impegni giornalieri, l’isolamento vissuto dalle Rsa in emergenza sanitaria… sono solo alcune delle criticità su cui una rete di imprese e associazioni del cuneese stanno da tempo lavorando. Stiamo parlando della Valle Vermenagna e Gesso, in quella parte della Granda con un gran numero di anziani: qui la pandemia si è fatta sentire forse più che nelle città, essendo i servizi e gli aiuti lontani dalla portata quotidiana. Le difficoltà riscontrate hanno attivato una serie di azioni per facilitare la creazione di reti sociali sempre più forti, di sostegno ai soggetti fragili, come gli anziani.
In questi mesi si sta lavorando per mettere a sistema Rsa, farmacie, imprese e asso­cia­zioni affinché possano fornire soluzioni concrete a chi intende trascorrere serenamente la quotidianità nella propria casa. Queste soluzioni stanno diventando un catalogo di servizi di sostegno all’anziano che vive nel proprio domicilio: contattando l’operatore itinerante, è possibile sapere quali servizi sono più pertinenti per la propria situazione. Il catalogo si chiama Bugia Nen, che in piemontese significa “Non spostarti”: è un invito a non andare via dai propri luoghi cari e sicuri, senza perdere il contatto con il territorio e la comunità in cui si vive.
I Comuni coinvolti sono: Robilante, Roccavione, En­tracque, Valdieri e Vernante, con le rispettive farmacie e le Rsa territoriali.
Stiamo parlando di Fondazione Famiglia Toselli di Roccavione, Cooperativa GE.S.A.C. con Residenza Don Parola di Ro­bilante, Residenza Sacro Cuore di Vernante, Comune di En­tracque con Residenza San Michele di Entracque, Fon­dazione Istituto Imberti Grandis di Valdieri. Inoltre, la collaborazione si è aperta con le Acli provinciali del Cuneese, l’Associazione di Volontariato Cuneese Acli – Avoca odv, l’Associazione Uscire Insieme -Age Italia aps e le farmacie locali.
Tanti i servizi che si stanno strutturando per andare incontro agli anziani al domicilio.
Le Rsa si stanno aprendo come Case di Comunità, in cui, ad esempio, è possibile ricevere il pasto a domicilio, oppure di consumarlo in struttura, di usufruire del servizio infermieristico in Rsa… Alcune stanno attivando tecnologie che a distanza permettono di avere un aiuto e un monitoraggio con personale qualificato.
Le farmacie si mettono a disposizione per la misurazione dei parametri, noleggio attrezzature sanitarie, consegna a domicilio dei farmaci…
Gli sportelli di Caf e Patronato Acli del Cuneese possono aiutare per accedere a tutte le pratiche come: invalidità, Isee, reversibilità…
L’Associazione Avoca odv mette a disposizione i volontari.
L’associazione Uscire Insieme – Age Italia aps, affiliata Acli, mette a disposizione i propri Facilitatori Digitali in ambito Socio Assistenziale Sanitario, per aiutare nell’utilizzo delle tecnologie.
Per chi si sta cercando un’assistente familiare, si può accedere alla piattaforma incontro domanda e offerta di queste figure: assistenzafamiliare.com
Il catalogo, che sarà disponibile presto cartaceo nelle Rsa, nelle farmacie dei Comuni coinvolti e negli sportelli Acli, e online sul sito www.gesacacli.it, ha l’obiettivo di crescere e soddisfare al meglio le varie richieste che si stanno raccogliendo.
Queste prime fasi di avvio sono state finanziate da un contributo della Fondazione Crc, ma l’obiettivo è di comprendere come il servizio di sostegno all’anziano possa diventare sostenibile e come possa affiancare ciò che il servizio pubblico già mette in atto. Un’idea di imprenditoria che vuole unire profit e no profit, comunità, reti territoriali e volontariato.
«Le nostre residenze di vallata sempre di più diventeranno luoghi strategici di riferimento per tutta la popolazione anziana e i suoi caregiver. Il progetto vuole andare in questa direzione».
A parlare è Marco Didier, Presidente GE.S.A.C. Coope­rativa Sociale.
«Sostenere l’anziano a domicilio, mettendo a disposizione professionalità e competenze dei nostri operatori come supporto alla domiciliarità e offrire servizi a domicilio: è la nuova sfida delle residenze che, sempre più, diventeranno luoghi di cura specializzati. L’intro­du­zione di ausili tecnologici per facilitare il “telebenessere” servirà a ridurre le distanze tra professionisti della salute e anziani. La presa in carico attraverso lo strumento di T.I.A.G.O. – applicativo che permette di monitorare l’anziano a distanza – consentirà di facilitare la comunicazione, il monitoraggio e la supervisione di situazioni di non autosufficienza anche a domicilio. Im­portante è il ruolo di tutor che i nostri professionisti potranno svolgere nei confronti dei caregiver o parenti che si prendono cura».
E conclude: «Vogliamo essere parte attiva e da stimolo affinché queste vallate diventino luoghi di cura domiciliare e insieme sostenerci nel nostro sempre più delicato lavoro di operatori della salute».
«La presenza capillare dei nostri Circoli e la collaborazione dei nostri dirigenti», dice il Presidente Provinciale delle Acli Cuneesi, Elio Lingua, «offre la possibilità di raggiungere anche le zone più lontane e isolate, e grazie alla collaborazione tra tutte le varie “anime” della nostra associazione, i nostri servizi (Patronato, Caf e Sportelli), e le altre realtà attive e presenti sul territorio, possiamo contribuire efficacemente ad offrire dei servizi utili a chi è anziano o ha bisogno di assistenza, per migliorare la qualità di vita delle persone interessate e dei loro famigliari e aiutarci tutti insieme a superare le difficoltà quotidiane.
Vorrei ricordare, a questo proposito, anche la “Piattaforma Digitale Solidale #Nessu­no­RestaIndietro”, ideata dal Circolo Acli “Uscire Insieme” e adottata dalle Acli provinciali di Cuneo aps, per sviluppare un progetto per la comunità dedicato al benessere delle persone dai 50 anni in su, proprio con l’obiettivo di sostenere la prossimità e la domiciliarità, specialmente nelle aree interne, nei piccoli Comuni della provincia di Cuneo, attraverso la trasformazione dei circoli del sistema Acli in veri e propri snodi di servizi”.
Un progetto in divenire, pronto ad aprirsi ad eventuali nuove collaborazioni.
Per informazioni:
[email protected]

BaNNER
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