Giocando si impara… a diventare arbitri di pallavolo della UISP Piemonte

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Un po’ arbitro, un po’ allenatore, un po’ giocatore con la stessa passione e dedizione in ogni partita che si rispetti. Vivere la pallavolo su più fronti e da un altro punto di vista, è il ritratto dei futuri arbitri, che hanno iniziato a frequentare il corso indetto dalla Pallavolo Uisp Piemonte e lo concluderanno sabato 18 novembre. Lezioni che si snoderanno tra la conoscenza del regolamento e una lezione pratica durante un allenamento e un esame finale.

Sono tutti giovani appassionati sui 30 anni ad esclusione di un cinquantenne e con la presenza di un corsista speciale, Giovanni.

Giovanni è un ragazzo dei Centri di salute mentale, che ha tratto un grande giovamento dal frequentare il mondo della pallavolo UISP, come dichiarano gli operatori che lo seguono. Non nasconde assolutamente la sua situazione e ha raccontato a tutti il suo triste passato. Il mondo dello sport è anche questo grande inclusione senza barriere.

La pallavolo Uisp Piemonte è un settore che gode di ottima salute. Sono 65 gli arbitri e ne servono veramente tanti, basti pensare che quest’anno ci sono ben 420 squadre da seguire sparse in tutta la regione. Un ruolo che richiede impegno ed è fondamentale fare squadra, collaborare, aiutarsi e condividere anche anche momenti conviviali come il famoso Terzo tempo, un ambiente familiare.

E poi può succedere che nascano anche degli amori, c’è chi si fidanza e chi si sposa. Cupido colpisce anche nel mondo della pallavolo. Sono aperte le iscrizioni, info: [email protected]

c.s.