“La transumanza non è solo tradizione, servono sostegni concreti per chi lavora in montagna”

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“In questa giornata ricca di convivialità e tradizione abbiamo voluto anche ricordare alle istituzioni e ai politici presenti i problemi che deve affrontare chi lavora e vive nelle Terre Alte, a partire dalle profonde difficoltà che sta attraversando il comparto della razza Piemontese, un fiore all’occhiello della nostra agricoltura ma stretto tra aumenti dei costi di produzione e dinamiche di mercato penalizzanti. I malgari che qui oggi celebriamo hanno però un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente che specie in alta quota rischia di essere abbandonato senza il lavoro prezioso degli allevatori. E veniamo, quindi, ai problemi diffusi di chi opera in montagna: ossia la mancanza di servizi e infrastrutture adeguate che complicano lo svolgimento di qualsiasi attività economica. Per questo chiediamo alla politica un maggior sostegno rivolto a queste attività”. Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, ha salutato i molti partecipanti accorsi a Roccaforte Mondovì, giovedì 5 ottobre, per la sesta edizione di “Caluma el vache. Il ritorno della mandria a valle”, l’evento organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Roccaforte Mondovì e l’ATL del Cuneese e il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, per celebrare la chiusura della stagione di alpeggio. In occasione della discesa della mandria della famiglia Renato Caramello dall’alpeggio Biecai (Rifugio Mondovì), il momento ha rappresentato occasione di riflessione e incontro con i malgari cuneesi per riflettere sulle problematiche che interessano il comparto delle terre alte e, più in generale, richiamare l’attenzione alle esigenze di chi lavora in montagna.