«Un’azione concreta per digitalizzare le nostre comunità»

Nel Distretto Sanitario di Bra aprono tre sportelli di supporto digitale. Ne parliamo con il presidente Olocco

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Nei giorni scorsi, nel Municipio di Bra, è stato presentato lo “Spor­tel­lo di facilitazione digitale”, ovvero una serie di punti in­formativi aperti al pubblico presso i quali personale vo­lontario appositamente formato supporterà i cittadini nel­­l’impiego di strumenti te­lematici garantendo loro assistenza. Un progetto fortemente voluto dal Comune di Bra e dagli altri dieci Comuni del Distretto Sani­tario (articolazione territoriale, operativa e organizzativa dell’Asl Cn2): Che­rasco, Ceresole d’Alba, La Morra, Narzole, Pocapaglia, Sanfrè, Santa Vittoria d’Alba, Som­ma­riva del Bosco, Som­ma­riva Perno e Verduno.
Questa iniziativa e le altre attività distrettuali vengono svolte nell’ambito degli indirizzi della direzione strategica dell’Asl, nel rispetto della programmazione regionale. Il Distretto, del resto, è il centro di riferimento sanitario per i bisogni della comunità e per lo sviluppo di azioni territoriali capaci di ri­spondere a tali necessità, come si legge sul sito del­l’Asl Cn2.
Il progetto in questione, del valore di 132mila euro, prevede l’attivazione, a partire da quest’autunno, di tre sportelli che saranno operativi a Bra, Cherasco e Ce­resole d’Al­ba. Nella città della Zizzola, in particolare, lo sportello sarà operativo nella Casa del­le Associazioni di piazzetta Valfrè di Bonzo.
Di questo innovativo e prezioso servizio abbiamo parlato con Franco Olocco, sindaco di Ceresole d’Alba e presidente dei Comuni del Distret­to Sanitario di Bra.
Presidente Olocco, “Spor­tello di facilitazione digitale”: vuo­le illustrarlo ai lettori della Rivista IDEA?
«Finanziato attraverso le ri­sorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il servizio partirà quest’autunno e proseguirà fino al dicembre 2025. Prevede, nei territori degli un­dici Comuni della convenzione socio-assistenziale che fa capo a Bra, l’attivazione di tre sportelli fisici che faranno da riferimento. Tre importanti punti di riferimento per tutta l’area, con un operatore in ciascun sportello (che farà capo ad Acli) per supportare le esigenze digitali dei cittadini. Dal­l’ini­zio dell’emergenza Covid in poi, vi è stata una spinta particolare per l’accesso ai servizi digitali. Oc­corre colmare il gap. Spesso alcuni passi sono difficoltosi perché non tutti siamo nati tecnologici. Dob­bia­mo aiutare la po­pola­zio­ne e fornire supporto su ogni aspetto. Spid, carta d’i­den­tità elettronica, bo­nus, prenotazioni, utilizzo del pc per la compilazione di do­cu­menti e pratiche personali».
Cosa rappresenta questo progetto per il Distretto Sanitario di Bra che lei presiede?
«Si è portato a casa un risultato importante, un risultato di squadra. La stesura del ban­do e tutta la parte operativa per lo “Sportello di facilitazione digitale” sono state curate dal team del dirigente del Co­mu­ne di Bra-Ripar­tizione Servizi alla Persona Fabio Smareglia. Un progetto credibile, solido, robusto, che ci ha permesso di ottenere risorse fondamentali. Mi preme peraltro sottolineare la sinergia realizzata con il collega sindaco braidese, Gianni Fogliato, e anche con tutti gli altri primi cittadini del Distretto».
A proposito di Distretto, ci descrive il territorio che ha e che avete in carico?
«Le esigenze sono tante e, a volte, non è semplice fronteggiarle tutte. Operiamo in un territorio di grande valore che necessita di attenzioni importanti. Spesso, ad esempio, bisogna fare i conti con dei bilanci che non ci permettono di soddisfare le richieste, però l’impegno è sempre massimo. La speranza è che, da parte degli enti istituzionali superiori, venga assicurato un sostegno adeguato a favore dei consorzi socio-assistenziali».
Torniamo allo “Sportello di fa­cilitazione digitale”. La chiu­sura del progetto è stata fissata a dicembre 2025.
«Si tratta di un arco di tempo significativo. L’idea è di massimizzare i contatti, cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. L’obiettivo, nello specifico, è di supportare circa 2.800 persone nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi digitali».
Approfitto di questa intervista per chiederle un commento su Ceresole d’Alba, Co­mu­ne da lei amministrato. Quali sono gli obiettivi?
«Mi avvio alla chiusura del man­dato e l’obiettivo è di concretizzare ancora alcune iniziative. Par­to citando un progetto di rigenerazione urbana che consentirà di riqualificare una parte del centro storico. Quest’anno, peraltro, siamo partiti con la statalizzazione della nostra scuola materna, realtà che precedentemente era paritaria. Decisamente delle belle sfide per Ceresole d’Alba: un bell’impegno per il presente e per il futuro».