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Nelle strade di Bra un super ospite a sorpresa: Al Bano

Il cantante è arrivato sabato con un volo da Brindisi a Torino, dove ha trovato l’amico Pierantonio Invernizzi, presidente onorario di Confapi Cuneo

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Un sabato piemontese per Al Bano. «Sono partito al mattino presto, verso le 6, da Brindisi e sono arrivato a Torino, adesso sono già qua. Nulla di nuovo sotto il sole», ci dice il signor Carrisi scendendo dall’auto che lo ha portato nel cuore di Bra, ovvero a “Cheese”. Una vita in viaggio per rispondere all’amore dei fan e all’urgenza della sua creatività musicale. «Sono legato a queste zone. È a Torino che ho partecipato alla mia prima trasmissione televisiva, nell’aprile del 1967: si trattava di “Un disco per l’estate” e io presentavo “Nel sole”. Fu una bella partenza per me». E non è una citazione casuale, perché proprio lì è cominciato tutto: Al Bano era un ventenne con la passione per la musica che si arrangiava facendo il cameriere a Milano. Quella straordinaria canzone ebbe un clamoroso successo, ne nacque un film e subito dopo il grande amore con Romina Power che sarebbe durato fino al 1999.
Iniziando la sua passeggiata per Bra, quei ricordi ritornano e accentuano il sorriso di Al Bano che, intanto, risponde ai tanti saluti e agli applausi dei visitatori di “Cheese” che con grande sorpresa lo riconoscono per strada e lo chiamano per nome. Una signora sembra impazzita: «Sto stringendo la mano ad Al Bano!», urla. «Sì ma si calmi, signora». Dice lui sempre sorridendo.
«Dicevamo di Torino – riprende il discorso -, il legame con la città e i dintorni è stato sempre solido anche perché ci ho spesso ritrovato tanti pugliesi, molti addirittura del mio stesso paese (Cellino San Marco), quindi oltre alle canzoni e alla televisione c’è stato sempre qualcosa in più, un bel rapporto». E poi anche il vino? «Bravo, c’è anche il vino in questa storia», ci risponde. «Proprio quest’anno sono 50 anni che produco il mio vino, posso dire che me ne intendo. E qui sono in una terra di intenditori».
Prima di arrivare all’evento internazionale di Bra dedicato al formaggio, sabato Al Bano ha partecipato come testimonial all’appuntamento solidale di “Tennis & Friends – Sport e Salute”, a Torino, poi è sbarcato a “Cheese”: «La vitamina D fa bene, no? Il formaggio è stato inventato dall’uomo e una ragione ci sarà se è riuscito a creare una leccornia del genere. Con cosa lo abbinerei? Con le pere, oppure con certe uve. Ma va bene anche da solo, con una bruschetta, si sposa con tanti alimenti», spiega in un’altra intervista davanti a una telecamera, mentre si avvicina agli stand.
Ha compiuto 80 anni nel maggio scorso, eppure la sua quotidianità resta piena di appuntamenti e di progetti: «Ce ne sono tanti!», ci confida riprendendo la chiacchierata. E butta lì destinazioni in tutto il mondo: «C’è una tournée già programmata in Australia, poi una anche in Canada e probabilmente pure negli Stati Uniti. Pensi che suonerò per la prima volta in Georgia, non ci sono mai stato». E poi il discorso entra nei contenuti stessi della passione che ha caratterizzato la sua vita. «L’emozione di suonare all’estero, ma in generale quella di salire su un palco, è sempre la cosa più bella. L’importante è che non perda mai quello che provo dentro di me, la voglia di sapere che ogni giorno c’è un nuovo esame da superare. Così quando salgo sul palcoscenico, per me è come la prima volta. Certo, ora ho molto più mestiere, più domestichezza, ma vi assicuro che l’emozione resta uguale e non deve mai mancare».
E la musica di Al Bano in tutti questi anni è cambiata in qualche modo? «Se è cambiata? Io ho fatto evoluzioni pazzesche. Se chi mi giudica fosse più attento all’aspetto musicale della mia attività invece che a tutto il gossip che mi hanno sempre buttato addosso, forse si accorgerebbe che la mia musica merita una rivalutazione», puntualizza con orgoglio nell’unico momento in cui il sorriso lascia spazio a un po’ di risentimento. Perché sappiamo che nella sua vita non sono state sempre rose e fiori.
La passeggiata nelle strade di “Cheese” prosegue. Al fianco del celebre cantante c’è sempre l’amico Pierantonio In­vernizzi, presidente onorario di Confapi Cuneo. Poco dopo saranno raggiunti dall’architetto Federica Barbero In­vernizzi – responsabile regionale di Fratelli d’Italia – dopo l’inaugurazione mattutina di “Cheese” al fianco del ministro dell’agricoltura Fran­­­cesco Lollobrigida.
Proprio Invernizzi annuncia ad Al Bano una sorpresa che lo attende a pranzo: rivedrà infatti un vecchio amico. Lui intuisce subito di chi si tratta: è Carlin Petrini, fondatore di Slow Food: «Ci conosciamo da una vita!». Intanto con IDEA, il cantante parla anche della musica contemporanea: «Oggi si può dire che la musica dipenda dalla maestria di chi si mette al computer, non da altro, ma da programmi come “Garage band”. L’altro giorno ho saputo che un bimbo di 4 anni, figlio del mio direttore musicale, ha creato un brano al computer. Be’, tanto di cappello: è geniale. Ma la musica purtroppo è morta, non si scrive più, te la dà il computer».
L’ora di pran­zo canonica è trascorsa da un po’ quando il gruppo si infila nei locali di “La Bula” prima di rimettersi in viaggio per Caluso, nel Canavese, do­ve è la “Festa dell’Uva Er­baluce” ad attendere l’ospite di rilievo. Poi ecco l’incontro con Petrini, con il sindaco braidese Gio­vanni Fo­gliato e il presidente della Regione Piemonte, Al­berto Cirio, oltre a un altro personaggio illustre: Ste­fano Ricci, il “padre” di “Stri­scia la Notizia”.

Cheese 2023, successo di eventi e di pubblico fogliato: «l’offerta cresce anche in qualità»

Bilancio positivo per Cheese 2023 che – come sottolinea Slow Food, organizzatore assieme alla Città di Bra con il supporto della Regione Piemonte – ha superato l’edizione del 2019. Il programma, con oltre 300 appuntamenti, ha coinvolto tutti. Esauriti ovviamente anche gli eventi su prenotazione, dai Laboratori del Gusto agli Appuntamenti a Tavola, nelle conferenze, gli Apéro sur l’herbe e le proiezioni di Cheese on the Screen. Scolaresche e visitatori di tutte le età hanno visto, toccato, annusato, ascoltato e infine assaggiato il sapore dei prati nel percorso sensoriale. L’appuntamento è per Cheese 2025 dal 19 al 22 settembre. «Ogni due anni Cheese è poi una tappa fondamentale per l’offerta enogastronomica e ricettiva della città e del territorio con una proposta che cresce in quantità e qualità e che si confronta in questa occasione con un pubblico particolarmente attento e consapevole» ha sottolineato nel giorno di chiusura il sindaco della Città di Bra, Gianni Fogliato.

BaNNER
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