Ha destato molto interesse il corso in modalità di formazione a distanza on line organizzato da Cia Cuneo sul “Tutor di vendemmia e referente aziendale”.

La lezione è stato l’atto pratico conseguente al webinar “Enoturismo: nuove opportunità per le aziende vitivinicole”, durante il quale erano state spiegate le novità riguardanti la vendemmia turistica dopo il protocollo d’intesa firmato lo scorso 12 luglio dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’Associazione Nazionale Città del Vino.

Un accordo che, partendo dalle esperienze passate, portate avanti soprattutto in Piemonte, ha individuato le regole di comportamento comuni sulla materia valide nell’intero territorio italiano. L’attività si intende per la sola raccolta dell’uva, ha carattere culturale e ricreativo, non è da considerare un rapporto di lavoro, non va retribuita, deve essere ristretta a poche ore durante la giornata e la zona in cui viene svolta va delimitata da cartelli per distinguerla dalla vendemmia professionale.

Tra le varie indicazioni è anche prevista la nuova figura del tutor/referente aziendale formato e qualificato, che ha il compito di accompagnare i turisti vendemmiatori nell’attività. In quale modo?  Fornendo loro tutte le istruzioni adeguate per svolgere la raccolta, vigilando affinché vengano rispettate le norme sulla tutela della loro sicurezza e salute e garantendo il perseguimento degli obiettivi culturali e ricreativi. E proprio su questi aspetti si è concentrato il corso.

Gli approfondimenti sono stati curati da funzionari della Cia Cuneo. Annamaria Macchiorlatti, responsabile della consulenza fiscale, ha illustrato le novità sulla trasmissione dellecomunicazioni che le aziende devono effettuare, sulla piattaforma Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive) dei Comuni di competenza, prima dell’inizio dell’attività. E ha elencato le nuove disposizioni in materia tributaria. Andrea Dematteis, che si occupa di formazione sulla sicurezza, si è soffermato di più sul lavoro di cui si deve occupare il tutor/referente da quando accoglie i turisti vendemmiatori a quando gli stessi lasciano l’azienda. L’ultima parte del corso ha visto la responsabile della comunicazione, Roberta Serasso, spiegare quali opportunità la vendemmia turistica può offrire dal punto di vista della promozione aziendale: ad esempio personalizzando con il proprio logo i guanti anti-taglio per la raccolta dell’uvao le t-shirt oppure lasciando ai turisti una chiavetta usb con la storia della cantina e il catalogo delle produzioni.

Si può trarre un bilancio del corso? Lo abbiamo chiesto a Martina Marcomini, responsabile della formazione di Cia Cuneo. Sottolinea: “L’obiettivo era quello di responsabilizzareleaziende sulle nuove normative, che fissano dei paletti per l’attività e consentono, però, di muoversi con maggiori certezze rispetto a prima. Va anche detto che i partecipanti erano titolari o dipendenti di imprese già ben strutturate dal punto di vista organizzativo sull’enoturismo, quindi già con una buona preparazione in materia. Comunque è stata l’occasione per fornire approfondimentisulle questioni più importanti”.

Ci sono criticità nel protocollo? “Alcune comunicazioni al Suap andrebbero semplificate. Infatti, la Cia nazionale ha chiesto a quelle regionali e provinciali di inviare la richiesta di chiarimenti e integrazioni per rendere l’accordo di più facile gestione. Lo ha fatto anche Cia Cuneo. E c’è la disponibilità dell’Ispettorato del Lavoro a trovare un’intesa”.