Cooperative: una risorsa per le Terre Alte

Il tema è stato al centro dell’incontro organizzato da Confcooperative Cuneo al giardino Borelli di Demonte, in occasione dei sei anni di attività della cooperativa “Le Valli”

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Una mattinata ricca di contenuti e di stimoli, quella dello scorso sabato 22 luglio a Demonte, organizzata da Confcooperative Cuneo con la collaborazione dell’Unione Montana Valle Stura, nell’ambito del progetto “La risorsa cooperativa per le Terre Alte”, in continuità con il lavoro realizzato con il progetto già sviluppato con Fondazione CRC – “Cooperative di Comunità – strumenti di sviluppo locale”.

L’evento, ospitato al giardino Borelli, ha visto protagonista l’esperienza della cooperativa “Le Valli”, in qualità di esperienza imprenditoriale pionieristica, che ha raggiunto sei anni di attività sul territorio.

Un’esperienza di valore – come l’ha definita Loris Emanuel, presidente dell’Unione Montana Valle Stura – che è diventata una vera e propria risorsa imprenditoriale per tutta la valle e può fungere da modello anche per altre realtà”.

Il progetto era nato ispirandosi ai modelli positivi che le cooperative di comunità avevano portato nelle realtà montane dell’Appennino e adattata alle vallate del Cuneese.

“Le Cooperative di Comunità – spiega il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durandoquali esperienze di impresa cooperativa, collate su un territorio specifico, sono intenzionalmente attente ai bisogni del territorio e riescono a coniugare la dimensione economica con quella sociale, creando occupazione e rinsaldando le relazioni tra cittadini e istituzioni.”

E proprio con queste premesse, in seguito a una visita-studio nel territorio tosco-emiliano, si diede vita alla progettazione, sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e avviata nel 2016, che poi portò all’esperienza di Demonte.

Il sogno è diventato realtà nel 2017 con la costituzione della cooperativa “Le Valli” in Valle Stura: una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, ma che per le caratteristiche e le peculiarità del territorio sul quale opera si è contraddistinta anche come cooperativa di comunità a tutti gli effetti.

“La nostra esperienza – ha detto il presidente della cooperativa, Dino Giovesi proponeva di rispondere alle difficoltà occupazionali di persone residenti in valle, in particolare persone in difficoltà, o perché in situazioni di fragilità personale o perché avevano perso il lavoro in prossimità della pensione. Quindi offrire opportunità di occupazione e di reddito generando lavoro attraverso un rapporto costruttivo con i soggetti pubblici e privati del territorio.”

I dati hanno premiato la sfida della cooperazione nelle Terre alte: il fatturato annuale è passato da circa 32 mila euro (anno della costituzione) ai circa 556 mila euro del 2022, vedendo sul piano occupazionale un incremento da 8 ai 29 soci lavoratori attuali.

Tra le attività che offre la cooperativa troviamo la pulizia uffici, la sanificazione ambiente, la cura di aree verdi piuttosto che la manutenzione di arredi ed immobili.

“È fondamentale – prosegue il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durandopromuovere nei nostri territori montani esperienze di imprese che sappiano realizzare uno scambio virtuoso con il territorio assumendone anche i risvolti sociali a partire dal garantire una presenza stabile e continuativa sui 365 giorni annui. A livello nazionale le cooperative di comunità rappresentano delle micro innovazioni che possono dare un contributo generale di cambiamento nei territori in cui si realizzano. In questo senso Confcooperative intende dare fino in fondo il proprio contributo, sostenendo tutte quelle esperienze che si caratterizzano in forma collaborativa tra le persone e i territori, come l’associazionismo fondiario, le comunità energetiche.”

Diverse le realtà che in Provincia di Cuneo portano la loro esperienza positiva di cooperazione come in Valle Tanaro, dove ha preso avvio l’esperienza della cooperativa agricola “La Volpe e il Mirtillo”; così come a Mondovì la cooperativa Franco Centro che ha rivitalizzato il bar ristorante della stazione restituendo alla città uno spazio di vita e di incontro importante in un quartiere in difficoltà sul piano sociale.

Sarebbe impossibile poi non citare la realtà di Ostana dove un terreno socialmente fertile ha consentito ad un gruppo intraprendente di far nascere la cooperativa “Viso a Viso” ; o la Nuova Neuro di Racconigi, che nell’ultimo anno ha realizzato importanti progetti dedicati alla valorizzazione del protagonismo giovanile.

L’incontro a Demonte, durante il quale è intervenuto Roberto Colombero, presidente regionale di Uncem, è stato occasione inoltre per collocare l’esperienza della cooperativa in progettualità di respiro regionale e nazionale. In questo senso è intervenuta la direttrice del Gal Terre Occitane, Maria Pianezzola, che ha relazionato su “Imprese e Terre Alte”, aiutando i partecipanti a cogliere, attraverso le progettualità realizzate, i connotati del fare impresa in montagna, evidenziando quelle esperienze che sanno fare sistema promuovendo catene di fornitura e filiere valorizzando le potenzialità del territorio montano.

Giuliana Turco, consigliere di Fondazione CRC, ha poi illustrato finalità e ‘mission’ di Fondazione, che da sempre opera a fianco del territorio, sostenendo le realtà della Granda, a partire dai territori montani.