«Savigliano, si procede secondo il programma»

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Cronoprogramma, minaccia o alleato: dipende dai punti di vista e dalle si­tuazioni. Per l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, a proposito del Quadrante Saluzzo-Savigliano-Fossano ci sono buone notizie. Dopo l’incontro di Savigliano con i sindaci, Icardi ha parlato dello stato dell’arte dei progetti di edilizia sanitaria e dei nuovi servizi sanitari ospedalieri del territorio: «Alla prima verifica, tutti gli impegni delle parti risultano mantenuti. La gara per la progettazione del nuovo ospedale unico è stata bandita in anticipo sul cronoprogramma di Inail. Comune di Savigliano e Regione stanno facendo la propria parte per gli aspetti urbanistici, mentre l’Asl Cn1 ha già fornito due ipotesi di riqualificazione dell’attuale ospedale di Savigliano. A Saluzzo sono iniziati i lavori per la nuova Ria­nimazione, il potenziamento del Centro dialisi è cantierabile in autunno, mentre è già stata completata la ristrutturazione del terzo piano, con l’attivazione della nuova Tac e del nuovo Telecomandato radiologico. A Fossano, l’ospedale è tornato a pieno regime ed è stata destinata la nuova sede della Maxi­emergenza regionale. Quanto al resto, tutti i progetti del Pnrr dell’Asl Cn1 (Case e Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali) sono in linea con i tempi dettati dal Ministero». E a proposito dei finanziamenti: «La realizzazione del nuovo ospedale di Savigliano è prevista con fondi Inail – ha detto l’assessore ai sindaci -, la legge contempla la possibilità di attivare altre tipologie e forme di finanziamento, se più convenienti. Al momento, è stata valutata, ma non ritenuta adeguata, una proposta di partenariato pubblico-privato. Il vincitore della gara bandita il 30 giugno, a settembre sarà incaricato di realizzare il progetto di fattibilità tecnico economica, che entro giugno 2024 verrà preso in carico da Inail per la costruzione dell’opera».
E inoltre, rispondendo all’interrogazione del consigliere regionale pentastellato Ivano Martinetti che riteneva decaduta la proposta di partenariato pubblico privato per il nuovo ospedale di Cuneo, ha spiegato: «Non si ravvisano elementi in base ai quali l’avvenuta entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti vada a comportare la “decadenza” della proposta stessa. Nessuna norma, infatti, prevede che le istanze di Ppp presentate sotto la vigenza del D.lgs. 50/2016 decadano in conseguenza del subentro del D.lgs. 30/2023. In ogni caso, la successione cronologica delle leggi non comporta (a meno di norme espresse) conseguenze sull’istanza del privato. Non si tratta di una questione politica, ma tecnica. Se non bastano le rassicurazioni dell’assessore, valgano quelle dello Studio Barosio di Torino, che non ha avuto esitazioni a interpretare la legge».