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Le auto a GPL hanno “casa” a Cherasco

Nello stabilimento locale di Westport Fuel Systems Italia, noto dal 1977 per il marchio BRC Gas Equipment, “nascono” molti dei modelli GPL, poi immessi sul mercato da note Case automobilistiche

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Marchi come Hyundai, Kia, Subaru, Mits­ubi­shi, per citarne alcuni, si affidano all’esperienza di un team specializzato, costituito da una sessantina di addetti, chiamati ad installare il sistema GPL su vetture alimentate a benzina, da qualche mese anche ibride. Una novità, quest’ultima, al passo con le evoluzioni del mercato e in grado di abbinare due tecnologie, entrambe “risparmiose”.
Altri marchi quali Dr, Ford, Piaggio si affidano ugualmente alla tecnologia BRC trasformando a GPL i propri veicoli presso centri di installazione situati all’interno od in prossimità dei loro stabilimenti.
A monte dell’installazione c’è un importante attività di Ricerca e Sviluppo, che viene condotta da tecnici ed ingegneri “cheraschesi”, volta alla prototipazione, all’omologazione, alle prove di emissione, all’industrializzazione dei processi e delle linee di montaggio e che permette alle case automobilistiche di proporre vetture con alimentazione Bifuel, con i più elevati standard qualitativi.
I volumi di produzione sono significativi: circa 25.000 auto all’anno escono dai cancelli cheraschesi per raggiungere i piazzali delle Case e dei loro concessionari, a cui si aggiungono almeno altri 70.000 veicoli allestiti al di fuori di Cherasco.
Per capire quanto il GPL sia una scelta attuale, basta una breve occhiata a quanto successo negli ultimi quindici anni.
Nel 2007, diesel e benzina rappresentavano rispettivamente il 55% e il 41% del mercato.
Otto anni dopo, al momento del noto “dieselgate”, la quota di mercato della benzina era in leggero calo e quella relativa al diesel stabile.
Ma quell’evento modificò il mix delle immatricolazioni italiane: nel primo quadrimestre 2023 il “gasolio” è precipitato ad una quota di mercato pari al 20%, la benzina al 27%.
Se sono le auto ibride a farla ormai da padrone (35%), il GPL ha sopportato le recenti montagne russe con performance in controtendenza rispetto agli altri carburanti “tradizionali”, stabilmente oltre il 7% ed oggi a sfiorare il 9%.
Significativo il caso del marchio Dr, il più recente tra i clienti cheraschesi: dalle 3.300 vetture GPL nel 2020, alle 8.000 dell’anno successivo e alle oltre 28.000 del 2022.
Anche il 2023 è iniziato alla grande: quasi 10.000 vetture nei primi quattro mesi, contro le 5.400 nello stesso periodo del 2022.
Netta la vocazione GPL del marchio Dr: ben oltre il 90% delle auto immatricolate sono equipaggiate con sistemi GPL made in Cherasco.
Da non dimenticare che anche l’altra divisione “storica” cheraschese, dedicata alla conversione GPL di auto già circolanti: oltre il 20% di questo mercato è di pertinenza BRC Gas Equipment, a cui va aggiunto un ulteriore 13% di quota per gli altri marchi del Gruppo.
Una vera e propria storia di successo, anche perché al contributo ecologico del GPL si aggiunge, oggi come non mai, il risparmio economico, che è sempre di moda, oggi come nel 1977.