Amministrazione condivisa dei beni comuni: vitale il coinvolgimento di quartieri e frazioni

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Reazioni positive ha suscitato tra i membri dei comitati di quartiere e di frazione la proposta del progetto sull’amministrazione condivisa, il nuovo strumento di partecipazione e collaborazione nella gestione e cura dei beni o nella promozione di attività immateriali che si sta virtuosamente diffondendo in tanti comuni italiani. Anche Cuneo sta camminando in questa direzione per definire un proprio “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni” e cominciare a sperimentare i primi patti di collaborazione.

Come già era avvenuto a marzo con i consiglieri e con i dirigenti comunali, nel pomeriggio di martedì 16 maggio i responsabili di “Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà”, hanno condiviso con i presidenti e rappresentanti di quartieri e frazioni le linee portanti di questa innovazione culturale e amministrativa rappresentata dalla co-gestione dei beni comuni.

L’amministrazione condivisa infatti è una prassi di sussidiarietà orizzontale, che promuove nuove forme di relazione e collaborazione tra i cittadini e le istituzioni, in un clima di fiducia, attraverso la condivisione di risorse e responsabilità. L’iniziativa dei cittadini, siano essi singoli individui o gruppi informalmente organizzati, associazioni, reti e realtà del territorio, viene inserita in un percorso di collaborazione grazie a una fase di co-progettazione: seduti al tavolo, cittadini e amministrazione, definiscono obiettivi e azioni da compiere su un bene pubblico o privato, di tipo materiale o immateriale, per garantire che quel bene possa essere meglio fruito dalla comunità con ricadute sulla collettività. I comitati di quartiere e di frazione possono farsi portavoce dell’innovazione culturale portata dall’amministrazione condivisa, coinvolgendo la cittadinanza più attiva secondo le esigenze e le specificità dei vari territori.

Il Comune di Cuneo ha scelto di usare questo strumento e sta lavorando sulla definizione di un regolamento generale che consenta di strutturare le collaborazioni. Le singole iniziative saranno di volta in volta oggetto di uno specifico “patto di collaborazione” che definirà attori, beni, obiettivi e durata della collaborazione stessa. È una scommessa su una nuova cultura della partecipazione dei cittadini.

Voi fate già alcune delle cose che possono essere mappate e scritte nei cosiddetti patti di collaborazione”, ha detto l’assessore Alessandro Spedale aprendo l’incontro. “È tuttavia fondamentale il confronto con voi che siete antenna del territorio per allinearci su un punto di partenza comune e perché nel confronto con i vostri consigli direttivi e la popolazione che rappresentate si possa portare avanti questo percorso in condivisione. Come amministrazione e consiglio comunale ci crediamo perché si possono fare cose importanti”.

Nel confronto con i presidenti e rappresentanti dei comitati di quartieri e frazioni è stato espresso interesse verso la possibilità di definire quadri chiari di collaborazione, snelli e leggeri, che possano dare fiducia ai cittadini anche nei contesti difficili, e attivare nuove possibilità di creatività e strade per costruire una rinnovata socialità.

“Noi già oggi abbiamo un territorio molto ricco di associazioni e vediamo che le iniziative che nascono direttamente dai cittadini sanno essere molto incisive. I patti di collaborazione ci danno la possibilità di fare un passo avanti e dare anche a chi non è associato in alcuna forma, la possibilità di prendere un’iniziativa”, la sottolineatura dell’assessore Luca Pellegrino. “In questi mesi mi sono accorto che c’è tanta voglia di mettersi in azione; dobbiamo dare una mano per rendere il territorio ancora migliore di quello che è. Più renderemo semplice il percorso, più sarà facile da attuare e lo attueremo”.

Il percorso ora continuerà, lavorando su un “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni” adatto per il Comune di Cuneo, su una strutturazione degli uffici affinché siano attrezzati per accogliere le proposte dei cittadini e trasformarle in patti di collaborazione, sulla creazione di una piattaforma digitale che renda semplici e trasparenti i percorsi. Allo stesso tempo si lavorerà per comunicare alla cittadinanza questo nuovo stile di collaborazione su cui l’Amministrazione oggi scommette.