i cuneesi al rhum che da cento anni si fanno amare

Arione ha festeggiato il prestigioso traguardo con un grande evento e il logo firmato Nespolo

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Sono famosi in tutto il mondo, tanto da essere stati spediti persino in Mongo­lia: stiamo parlando dei “Cu­neesi”, prodotti dal 1923 nella storica pasticceria Arione di Cuneo. Pasticceria che proprio in questi giorni ha festeggiato i 100 anni di attività. Ha infatti cominciato nel 1923, quando Andrea Arione e sua moglie Rosa Ricca aprirono il loro primo negozio in corso Nizza 33, a Cuneo.
«Si erano conosciuti – racconta Vanna Mar­tini attuale titolare – in una pasticceria di Sa­vigliano dove Andrea Arione era andato ad imparare il mestiere e Rosa Ricca faceva la commessa. Si sposarono e si trasferirono a Cuneo». Proprio nel laboratorio an­nesso al negozio in corso Nizza nacquero i “Cuneesi al Rhum”, un nuovo prodotto a base di cioccolato e rhum, che venne brevettato e il cui nome venne tutelato come marchio di fabbrica.
Nel 1929 il negozio si trasferì nella più centrale piazza Vittorio Emanuele II, oggi piazza Galimberti. La fama dei prodotti Arione presto valicò i confini nazionali, tanto che nel 1954 Ernest Hemingway, su consiglio dell’editore Arnoldo Mondadori, si fermò per acquistare i già celebri Cuneesi al Rhum. Alla morte del fondatore, nel 1962, la guida della pasticceria passò a suo figlio Secondo Arione, coadiuvato dalla moglie Graziella Arrigoni, sino agli inizi degli anni ’70. La sala da thè, realizzata con ampliamenti successivi al trasferimento nella sua attuale storica sede, fu protagonista di alcune scene del film del 1963 “I compagni” di Mario Monicelli con Marcello Ma­stroianni e Annie Girardot.
Alla morte di Secondo Arione, fu Andrea, suo figlio e omonimo del nonno, a guidare come un vero e proprio imprenditore la storica attività per oltre 40 anni. Andrea, nel 2012, venne insignito del prestigioso titolo di “Cuneese nel Mondo”. Dal 2016, l’eredità della gestione è stata raccolta dalla moglie Vanna, la sorella e le due figlie di Andrea Arione, per una conduzione tutta al femminile. Nel 2023, a 100 anni dalla fondazione, la Pasticceria Arione è ancora, e sempre di più, celebre e apprezzata per la produzione artigianale di dolci, tra i quali spiccano oltre agli immancabili Cuneesi al Rhum, le meringhe e i prodotti stagionali, come i panettoni e le colombe. «Negli anni ci siamo rinnovati sempre – racconta la titolare Vanna Martini -, una svolta importante c’è stata una ventina di anni fa quando abbiamo potenziato l’offerta del bar. Finalmente ero riuscita a convincere i miei suoceri che bisognava svecchiare un po’ il locale».
Ecco allora le colazioni con otto tipi di croissant e un’incredibile varietà di torte e pasticceria secca e fresca: «Alle 8 del mattino il nostro locale è pieno, siamo diventati punto di riferimento per le colazioni». Ma anche per gli aperitivi: «Li serviamo dalle 17 in poi fino alle 20.30, ma tante volte sforiamo con la chiusura perché c’è sempre tanta gente. Il segreto? Sicuramente noi serviamo prodotti e vini di ottima qualità». E il successo di queste iniziative testimonia la qualità del lavoro svolto. Un grande successo è stata anche la festa per i 100 anni quando la pasticceria Arione ha voluto coinvolgere tutta la città di Cuneo, tanta gente sotto i portici e attorno agli stand, tanto entusiasmo a sottolineare il legame di qualità che in cento anni è cresciuto e si è consolidato: «Una giornata bellissima, ha partecipato pure la sindaca Patrizia Ma­nassero e tantissima gente che ha voluto manifestare la propria stima per il nostro lavoro di tanti anni». E per celebrare e sottolineare la ricorrenza, la pasticceria ha ordinato il logo dei cento anni all’artista Ugo Nespolo: «Abbiamo rifatto tutte le confezioni, le scatole, la carta da regalo con il logo creato per l’occasione – dice Vanna Mar­tini – rimarranno nella storia come oggetti da collezione».