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Premio Lattes Grinzane: Jonathan Safran Foer Premio Speciale; Giosuè Calaciura, Mircea Cărtărescu, Marco Missiroli, Karen Russell e Zeruya Shalev finalisti 2023

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Una notte di Giosuè Calaciura (Sellerio), Melancolia di Mircea Cărtărescu (La Nave di Teseo, traduzione di Bruno Mazzoni), Avere tutto di Marco Missiroli (Einaudi), I donatori di sonno di Karen Russell (Edizioni Sur, traduzione di Martina Testa) e Stupore di Zeruya Shalev (Feltrinelli, traduzione di Elena Loewenthal): sono questi i cinque libri finalisti del Premio Lattes Grinzane 2023, il riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes e promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, che anche in questa XIII edizione ha visto concorrere insieme i migliori libri di narrativa italiana e straniera pubblicati nell’ultimo anno. Il prossimo 14 ottobre ad Alba verrà annunciato il romanzo vincitore.

Jonathan Safran Foer, pubblicato in Italia da Guanda, è il vincitore del Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico.

I cinque romanzi finalisti, così come il Premio Speciale, sono stati selezionati dalla Giuria Tecnica, composta da otto membri tra docenti, giornalisti, critici e scrittori. Ai 400 studenti e studentesse che compongono le Giurie Scolastiche è affidato ora il compito di leggere, giudicare e individuare il vincitore di quest’anno. I giovani coinvolti provengono da tutta Italia, da Aosta a Messina, da Volterra a Salerno, fino a Parigi, per un totale di 25 scuole partecipanti. In occasione della cerimonia di premiazione al Teatro sociale Busca di Alba, il Premio Speciale Foer terrà una lectio magistralis su un tema a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. Nella mattina della stessa giornata, i finalisti incontreranno gli studenti e le studentesse delle scuole in giuria al Castello di Grinzane Cavour.

“La cinquina 2023 è di altissima qualità letteraria, che è il criterio che ha sempre ispirato la Giuria Tecnica del Premio”, si legge nella motivazione che spiega la scelta dei finalisti. “Quest’anno siamo particolarmente lieti di annoverare sia un romanzo che potrebbe essere definito di genere (anche se nei fatti lo scardina con sapienza) come I donatori di sonno di Karen Russell, nella forma una distopia, nei fatti un’acuta analisi delle relazioni umane, sia un grande autore come Mircea Cărtărescu con Melancolia, che riteniamo di poter proporre, nonostante la complessità, al giudizio della giuria di ragazze e ragazzi. Ugualmente è per noi importante affidare alla lettura dei giovani un testo prezioso come Stupore della poetessa e scrittrice Zeruya Shalev, che coniuga storia e biografia con acume e profondità. Quest’anno, inoltre, sono due le presenze di autori italiani, entrambi di indiscusso valore: Marco Missiroli con Avere tutto, che scandaglia con tenerezza e pregevole scrittura il rapporto fra padre e figlio, e Giosuè Calaciura con Una notte, dove prosegue, con raro talento linguistico e postura etica, l’indagine in apparenza fiabesca sulla condizione degli ultimi e dei senza voce. Cinque romanzi che restituiscono, in modi diversi e profondi, lo spirito del nostro tempo”.

Contestualmente, la Giuria Tecnica ha stabilito, in collaborazione con la casa editrice Bompiani, di rendere pubblicamente omaggio, nel corso della cerimonia di premiazione, ad Hanif Kureishi, “grande scrittore contemporaneo che, colpito da un malore durante lo scorso Natale, ha subito una lesione spinale perdendo l’uso degli arti e che, nonostante la gravissima condizione, ha continuato a servire e onorare la scrittura dettando i suoi tweet e, subito dopo, una newsletter che raccoglie i suoi testi, dove racconta di ‘scrivere con una voce più libera le parole che in qualche modo si erano bloccate o inceppate’. Un segnale di grande speranza e coraggio nei confronti della letteratura, e della vita”.

L’appuntamento del 14 ottobre sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sui canali social della Fondazione Bottari Lattes.