Al meeting Direttori di Confcommercio, ACA porta il “caso Alba”

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Il direttore dell’Associazione Commercianti Albesi Fabrizio Pace ha partecipato il 2 febbraio scorso a Roma in qualità di relatore al Meeting dei Direttori e dei Segretari Confcommercio, intervenendo su “Interazione dell’Ascom con Enti e Istituzioni e incidenza sulle scelte strategiche urbanistiche e di territorio”. Una “fotografia” dei principali progetti nati e realizzati in collaborazione con i soggetti pubblici e privati di Langhe e Roero, che hanno contribuito all’affermazione dell’area e alla diffusione del benessere.

L’ambito tematico nel quale Pace è intervenuto verteva su “Testimonianze dai territori sui percorsi di rigenerazione urbana col protagonismo del terziario di mercato” ed ha focalizzato l’attenzione sul “caso Alba”, città nella quale da decenni l’Ascom interagisce con le istituzioni locali per aiutarlo a crescere e svilupparsi, incidendo sulle scelte strategiche in materia urbanistica – e non solo – a favore del commercio, del turismo e dell’intera comunità locale.

Tra gli argomenti toccati da Pace, il forte dinamismo del territorio e la valenza propositiva dell’ACA sostenuta da una credibilità guadagnata nel tempo. Ciò, unitamente ad un’operatività intensa ed efficace, ha consentito di realizzare molti progetti negli ambiti di rappresentanza, commercio e turismo in primis, ma anche di portare a termine importanti iniziative. L’ultimo in ordine di tempo, citato nella relazione, è il Distretto Diffuso del Commercio Alba-Bra, recentemente validato e finanziato dalla Regione Piemonte, che consentirà di realizzare interventi concreti a favore del commercio di prossimità ad Alba, a Bra e nelle comunità locali degli 81 comuni del circondario.

Nella nostra area la prima fase del Distretto attiverà finanziamenti per 365 mila euro.

 

Alba e l’interconnessione con il territorio

Per comprendere meglio la necessità del terziario di intervenire nelle politiche urbanistiche locali, occorre considerare come il territorio così variegato e ricco di sfaccettature, e la città di Alba, siano strettamente interconnessi e come l’uno sia necessario all’altra, e viceversa.

E questo rende prioritaria per la città di Alba la necessità di rispondere alla richiesta di servizi per un’area vasta, estesa ben al di là dei propri confini comunali. Non sono i suoi 31.000 abitanti i soli fruitori dei servizi – sanità, scuole, uffici, negozi, parcheggi ecc. – ma un bacino di oltre 80.000 abitanti nell’area circostante di Langhe e Roero, numero che cresce ulteriormente con l’aumento dei flussi di visitatori, soprattutto nella stagione autunnale che costituisce il clou dell’annata turistica.

Molte le iniziative ACA succedutesi negli anni, che hanno tenuto conto di questa premessa: dal sondaggio realizzato tramite Ipsos per indagare le principali criticità di Alba (risultate il traffico e la carenza di parcheggi), alla “moral suasion” per riuscire a mettere in cantiere un’infrastruttura epocale come il terzo ponte sul Tanaro (giunto ora alla progettazione) che dovrà sgravare dal traffico la città; dalla proposta di restyling del centro storico di Alba, incaricando direttamente un noto architetto per uno studio e supportando il Comune nel reperimento delle risorse necessarie, alla realizzazione delle preinsegne omogenee per il centro storico, indicanti le attività commerciali e i luoghi turistici.

Negli anni Novanta, ACA ha suscitato e condiviso grandi progetti di territorio, come la fondazione dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, tra gli artefici del successo turistico della zona, oppure la realizzazione dell’ospedale “Ferrero” di Verduno e la rivendicazione di opere fondamentali come l’autostrada Asti-Cuneo. «La risposta al quesito iniziale – conclude Pace – è “sì”, il terziario può incidere sulle scelte politiche e amministrative che disegnano i nostri luoghi, che siano città o paesi. SI, il terziario può essere protagonista del cambiamento, che parte dai luoghi, ma investe l’intera società».