«Ecco le soluzioni per la mobilità in Italia e non solo»

L’amministratore delegato Enrico Galleano ci accoglie a bordo di Bus Company: «Obiettivo, piacere di viaggiare»

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Trasportano ogni an­no 25 milioni di viaggiatori garantendo i collegamenti all’interno delle province di Cuneo, Torino, Ales­sandria e ora anche Asti. Ma non solo: grazie alla collaborazione con Flixbus, è possibile viaggiare in Italia e anche in Europa. Stiamo parlando di Bus Company, una delle più importanti realtà per la mobilità delle persone in Pie­monte, che ha appena acquisito Geloso Bus, azienda di Canelli, opera nel trasporto pubblico locale e nel noleggio bus con una flotta di 500 mezzi. Enrico Galleano, am­ministratore delegato, traccia la storia del gruppo e racconta i prossimi obiettivi per realizzare il progetto di un trasporto sempre più sostenibile.

Bus Company ha una lunga tradizione sul territorio, quan­do è cominciata la storia?
«Nel 1973 nasce a Villafranca Piemonte la Seag che inizia la sua attività con la concessione di 6 autolinee extraurbane. Ancora oggi, nella sede storica di Villafranca, la Bus Company ha una delle sue principali sedi operative con deposito, uffici, officina e carrozzeria. Nel 1980 l’acquisizione da parte di Seag della Giachino Linea Verde segna l’ingresso in un nuovo mercato, quello del settore noleggio, che si rivela strategico per lo sviluppo futuro dell’azienda. La svolta arriva nel 2000 quando la Seag entra come azionista nell’Ati Tra­sporti Interurbani spa di Saluzzo: le due aziende vogliono dare un’identità unica alle diverse realtà creando il marchio Bus Com­pany che riassume la filosofia, i valori del gruppo e delle persone che ne fanno parte, dando un’impronta facilmente riconoscibile da clienti e fornitori. Negli anni successivi, le due aziende rivestono il ruolo di capofila di un’associazione temporanea di im­prese che si concretizza nel 2004 nella nascita del Con­sorzio Granda Bus. Anche nella provincia di Torino Seag acquisisce la società consortile Extra.To per gestire ed effettuare unitariamente i servizi extraurbani della provincia di Torino. Nel 2010 il Consorzio Granda Bus si aggiudica la gara per la gestione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale dell’area della provincia di Cuneo, che comprende il servizio extra­urbano della Granda, il servizio delle conurbazioni di Bra e Alba e quello urbano di Mondovì, Saluzzo, Savigliano e Fossano. Nel 2011 l’azienda Fogliati srl (società di noleggio e gestore del servizio urbano di Alba) viene fusa per incorporazione in Ati Trasporti Interurbani spa, ed anche i servizi della Tm Trasporti Monregalesi spa (compresa la gestione della funicolare di Mondovì) passano all’azienda saluzzese. Nel 2012 entra a regime sui bus del marchio Bus Company il Bip, che ha segnato una nuova era nel Tpl. Il 1° novembre 2015 viene ufficializzata la società Bus Company».

Qual è la vostra filosofia?

«Noi offriamo migliaia di soluzioni per la mobilità: i nostri principali clienti sul territorio sono studenti, lavoratori e over 65. Le nostre linee garantiscono collegamenti con i plessi scolastici, le grandi fabbriche, come Stellantis a Torino o Ferrero ad Alba, e i principali centri. Bus Company è parte anche della società consortile Extra.To, operatore unico per i trasporti della Città Me­tropolitana di Torino. Il primo obiettivo è la soddisfazione del cliente e il suo piacere di viaggiare, che sia per lavoro, studio o svago, che si tratti di viaggi su linee urbane, extraurbane, internazionali oppure di servizi turistici».

Gli anni della pandemia sono stati pesanti?

«Molto, ma avevamo lavorato bene negli anni passati e abbiamo attutito il colpo. E ora stiamo tornando ai dati del 2019. Nonostante il caro carburante e l’aumento dei costi della manutenzione. Abbiamo anche il problema di personale, avremmo bisogno di 40 autisti. Ma i costi della patente sono alti e si può prendere solo a 21 anni. Ma chi si diploma a 19 anni, magari nel frattempo cerca un altro lavoro. Così abbiamo creato l’Academy Bus Com­pany: prendiamo i giovani a 19 anni e, a spese nostre, ottengono la patente. Ab­biamo anche la possibilità di offrire posti per dormire se qualcuno arriva da più lontano. Ventidue ragazzi stanno completando la prima edizione, tra poco lanceremo la seconda, abbiamo già una trentina di richieste. Anche se c’è ancora molto da fare per il trasporto pubblico. La gente va incentivata ad utilizzare il pullman, ma per fare questo bisogna creare infrastrutture. I pullman dovrebbero avere corsie preferenziali, come nel resto d’Europa. Se io in auto, fermo in coda, vedo passare sfrecciando l’autobus, la prossima volta lascerò a casa la macchina. E pensiamo che un bus porta le persone di 50 auto. Alcune linee ferroviarie sottoutilizzate potrebbero diventare percorsi per autobus, magari elettrici, così da creare vere e proprie reti di metropolitana leggera. Ma bisognerebbe che tutti gli operatori e gli enti si sedessero intorno ad un tavolo e ragionassero insieme. Creare una rete di trasporti efficiente e sostenibile si può».

Bus Company ha anche sei linee internazionali, dove portano?

«Nel 2016 Bus Company inizia la collaborazione con FlixBus. Partono così le prime due linee internazionali Torino-Marsiglia e Torino-Zagabria con una percorrenza annuale di 1 milione di chilometri. Il mercato delle linee internazionali è in espansione, così nel 2017 abbiamo rinnovato ed ampliato la collaborazione con Flixbus attraverso l’apertura di nuove linee: Roma-Parigi, Torino-Francoforte, Torino-Norim­berga, Torino-Lione e la Torino-Clermont Ferrand per un totale di circa 5 milioni di km annui, impiegando 20 bus e 70 dipendenti. E non pensiamo di fermarci qui. Grazie a un sistema di prenotazioni semplicissimo e a una rete in continua espansione, diamo a chi viaggia la possibilità di scoprire il mondo, con un’offerta adatta a tutte le tasche».