A 80 anni dalla Shoah, l’Archivio di Stato di Cuneo propone la mostra “Tracce di Memoria-Carte di un viaggio nella Shoah” per restituire alla collettività atti amministrativi e certificati a testimonianza indelebile dei fatti che hanno drammaticamente segnato il destino di un Paese e della comunità locale, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del periodo storico e, al contempo, di valorizzare il patrimonio storico-culturale custodito nell’Archivio di Stato.
Mercoledì 15 febbraio, in occasione dell’anniversario della seconda deportazione dal Campo di Borgo San Dalmazzo, si terranno la conferenza e l’inaugurazione dell’esposizione che presenterà oltre 30 documenti, collocabili dal 1938 al 1945, da cui emerge la memoria di percorsi personali, quale riscontro ai racconti di testimoni come Giulio Segre, ma anche l’iter con cui a livello locale l’attuazione delle leggi razziali si è fatta man mano più definitiva. La mostra, visitabile fino al 3 marzo, è arricchita da alcuni documenti dell’archivio scolastico della scuola primaria dell’Ic Cuneo Corso Soleri – già presentati nell’esposizione “Luce dall’ombra” realizzata nel 2017 -, su impulso delle insegnanti Anna Moraglio, Enrica Segre, Loredana Spampinato. L’iniziativa, voluta e coordinata dal direttore dell’Archivio di Stato, Annamaria Aimone, è patrocinata dai Comuni di Cuneo e di Borgo San Dalmazzo, in collaborazione con le istituzioni impegnate sul territorio per mantenere viva la memoria e che interverranno alla conferenza d’apertura: l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo, Memo4345, Artefacta Beni Culturali.
Di particolare rilievo saranno le testimonianze di Enrica Segre, figlia di Giulio Segre e di Beppe Segre della comunità ebraica di Torino. «Questa prima iniziativa, dopo la recente riapertura dell’Archivio di Stato – ha dichiarato Annamaria Aimone -, vuole rendere fruibili documenti di particolare rilievo storico e culturale, facendo sì che diventino memoria viva. La collocazione dell’evento all’interno dell’Archivio di Stato è significativa per far percepire l’Archivio come luogo identitario per la comunità che in esso si riconosce, con particolare attenzione alle nuove generazioni, cui va un particolare invito a visitare la mostra, anche quale occasione per entrare in contatto con la realtà degli Archivi di Stato».
Tracce di memoria all’Archivio di Stato
Il 15 febbraio, a Cuneo, inaugura la mostra con documenti storici delle vittime della Shoah