Al Rondò dei Talenti la prima certificazione LEED della Granda

La certificazione riconosce l’approccio orientato alla sostenibilità utilizzato nel corso dei lavori di riqualificazione dell’edificio

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È stata consegnata ieri pomeriggio la certificazione LEED per il Rondò dei Talenti. La consegna è avvenuta a conclusione dell’incontro “L’architettura di qualità per il rilancio del territorio”, promosso dalla Fondazione CRC all’interno del Rondò dei Talenti.

LEED è un programma di certificazione volontario che valuta tutto il ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla costruzione, e promuove un approccio orientato alla sostenibilità, con una particolare attenzione a criteri come la sostenibilità del sito, l’efficienza nell’uso dell’acqua, l’attenzione per energia e atmosfera, l’utilizzo di materiali e risorse riciclate, la qualità degli ambienti interni. Questa certificazione è stata sviluppata negli Stati Uniti dalla U.S. Green Building Council (USGBC) e GBC ITALIA (Green Building Council Italia) è l’organismo che ha introdotto lo standard LEED nel nostro paese, a partire da aprile 2010.

«L’attenzione alla sostenibilità e la volontà di rigenerare spazi da restituire alla comunità provinciale sono temi che la Fondazione CRC ha scelto come strategici per le proprie progettualità. Ricevere oggi la prima certificazione LEED della provincia di Cuneo è un’importante conferma dell’importanza di queste priorità e del grande lavoro fatto al Rondò dei Talenti, grazie alla stretta collaborazione tra committenza, progettisti, imprese e cantiere», commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC.
«Le certificazioni di questo tipo sono in crescita nel nostro Paese, ma concentrate principalmente nei grandi centri metropolitani: con il Rondò dei Talenti, la Fondazione apre un percorso virtuoso, con l’auspicio che altri enti del nostro territorio possano proseguire su questa strada».

«Costruire bene e con un basso impatto sulle risorse e sull’ambiente è necessario, soprattutto nel nostro Paese: la buona pratica del Rondò dei Talenti dimostra che raggiungere questo obiettivo è possibile», dichiara Marco Mari, presidente di GBC Italia.
«“L’associazione GBC Italia è alla guida di una community innovativa per una transizione giusta ed equa verso un processo di sviluppo sostenibile nella filiera edilizia e immobiliare, ma a nulla servirebbero gli strumenti come quelli della famiglia LEED-GBC se non ci fossero committenze consapevoli e illuminate come Fondazione CRC».

«La territoriale piemontese di GBC Italia si rende disponibile ad instaurare una fattiva collaborazione in termini di percorsi di divulgazione e formazione rivolti a coloro che frequenteranno questa eccellenza sul territorio cuneese», conclude Massimiliano Fadin, Segretario Chapter Piemonte di GBC Italia.

«Da dove partire affinché la città sia un luogo da abitare e da vivere? Per renderla attraente e suscitare il desiderio di re-stare? La Fondazione CRC con il progetto Rondò dei Talenti ha tracciato, nel tempo, il percorso virtuoso di valorizzazione di Cuneo e del suo territorio, scegliendo l’architettura e lo strumento del concorso rivolto ai giovani architetti per lavorare al recupero del patrimonio esistente, conciliando i necessari paradigmi contemporanei che fanno riferimento alla sostenibilità ambientale con il rispetto e la comprensione di luoghi e persone»,  aggiunge l’architetto Alfonso Femia, uno dei relatori intervenuti all’incontro ‘L’architettura di qualità per il rilancio del territorio’. “Responsabilità e generosità sono binomio imprescindibile di progetto per i miei Atelier(s), ma ritengo siano una condizione necessaria per tutta l’architettura».