Grandi opere: lo stato dei lavori di Colle di Tenda e Autostrada Asti-Cuneo

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Colle di Tenda e autostrada Asti-Cuneo. Sono due delle grandi opere che la Granda attende da anni e che sono al centro dell’attenzione della Provincia. La consigliera provinciale delegata Bruna Sibille ha fatto il punto della situazione dopo gli incontri dei giorni scorsi sullo stato dei lavori.

Colle di Tenda. Se n’è parlato in Prefettura il 13 dicembre con il Commissario per i lavori del Tenda ing. Prisco, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi in collegamento e i sindaci della zona. “Ci sono aspetti positivi che riguardano la tempistica – ha detto Sibille – perché il cronoprogramma sulla riapertura del colle resta confermato, si è parlato del 30 aprile 2023 per la conclusione dello scavo e dell’ottobre 2023 per l’intervento del ponte sul rio della Cà, con un transito seppur provvisorio a senso unico alternato”. A costruire il ponte sarà Edilmaco, il consorzio che si sta occupando del raddoppio della galleria, ma molto dipenderà anche dalle condizioni meteo. Sono stati evidenziati anche problemi legati all’aumento dei costi per i quali c’è copertura da parte italiana, ma non francese. In ogni caso il problema d’oltralpe non fermerà i lavori. Dai sindaci della valle Vermenagna è giunta anche la segnalazione sulla linea ferroviaria che andrebbe potenziata. La presenza della Provincia al tavolo ha rappresentato uno stimolo prezioso, pur nei limiti delle competenze perché l’ente non fa parte della Conferenza intergovernativa italo-francese (Cig) che è emanazione ministeriale.

Autostrada Asti-Cuneo. La consigliera Sibille ha partecipato il giorno successivo 14 dicembre anche all’incontro che si è svolto in Regione a Torino. Si trattava di una riunione specifica per individuare alcune soluzioni che riguardano i sindaci dei comuni di La Morra, Verduno e Roddi rispetto al progetto autostradale presentato e rivisitato che prevede una riduzione di ampiezza del ponte e alcuni interventi ambientali di piantumazione dell’area. “E’ stata l’occasione – ha concluso  Sibille – per chiedere anche alla società Asti-Cuneo la sistemazione dell’area in uscita dell’autostrada a Roddi dove servono due rotonde per regolare meglio il traffico, oltre alla sistemazione del fondo stradale”.

c.s.