Da Valdieri un’analisi attuale della vita nei comuni di montagna

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Davide Audisio - Assessore Comune di Valdieri

Nell’accezione comune quando si pensa alla montagna si immaginano belle giornate trascorse in mezzo a prati e boschi, con aria fresca e profumata dalla natura che mostra i suoi meravigliosi colori. La montagna non è però sempre così! Chi la ama, chi la cura, chi la rispetta e la tutela, chi ci lavora, chi la vive sa bene di cosa parlo……e lo sa ancora di più in questi momenti difficili per il nostro Paese, gravato dalla crisi energetica, dagli aumenti dei prezzi, da crescenti problemi sociali.

Essere “innamorati” della montagna vuol dire anche saper rinunciare a servizi non sempre disponibili vicino a casa, a dovere utilizzare l’automobile per molte necessità familiari, a dover fare i conti tante volte con i disagi causati da nevicate o gelate, ad affrontare un periodo freddo che dura molto di più delle calde giornate estive.

Chi però vuole rimanere a vivere in montagna è temprato e sa bene come si deve organizzare. Per quanto mi riguarda, è da quando sono nato che faccio parte di questo meraviglioso “meccanismo naturale”, a tratti ancestrale, quasi mai semplice. Ma ricoprendo un ruolo di amministratore in quanto Assessore alla Montagna sono in grado di fare da portavoce delle istanze della gente dei Comuni di montagna.

Mi sento in dovere di segnalare le molte difficoltà causate dai rincari energetici, rincari che vanno ed andranno a falcidiare il sottile equilibrio economico gestito dalle famiglie della nostra valle, pur abituate a trasformare le difficoltà in opportunità, la fatica in valore aggiunto.

Fatica spesa per la maggior parte delle giornate per la manutenzione del territorio, da parte di chi con passione tramandata è abituato a curare un bosco vedendolo come investimento e risparmio economico determinante per la famiglia e fonte di energia disponibile e rinnovabile. Proprio in questo campo un ruolo fondamentale deve essere gestito dagli enti presenti e coordinati sul territorio, che oltre a dover seguire regolamenti e leggi, possano attuare piani forestali che rispecchino e tutelino le terre alte permettendo di utilizzare responsabilmente le risorse che ci appartengono.

A questo proposito nei giorni scorsi l’Amministrazione di Valdieri ha provveduto ad un sopralluogo tecnico con l’aiuto del servizio forestale per individuare nuovi lottini da destinare ad uso focatico e commerciale. Di conseguenza, si sta predisponendo il relativo nuovo regolamento che dovrà aggiornare quello ormai superato, considerando la legge regionale forestale del 2009, con adeguata disponibilità di legna a favore dei nostri concittadini, tartassati dalle tariffe energetiche.

Comunque, l’adempimento dell’operazione “lottini” sarà coordinato con il Parco Alpi Marittime, per la necessaria gestione delle misure di conservazione di “rete natura 2000”, in quanto il territorio di Valdieri è coperto per il 98% da misure di conservazione già in atto.

L’utilizzo appropriato del bosco ha dato vita al progetto della Green Community “Margreen” valli Stura, Gesso, Vermenagna, con uno specifico ambito dedicato al Patrimonio forestale. L’obiettivo è quello di avere una gestione coordinata tra i venti Comuni costituenti la Green Community, con una pianificazione certificata su tutto il territorio con l’obiettivo di una forte valorizzazione del Patrimonio forestale in maniera sostenibile. Un comparto riguarderà progetti pilota per la gestione dei boschi produttivi. Saranno individuate aree pilota, scelte fra le superfici forestali di proprietà pubblica, sulle quali effettuare interventi di miglioramento selvicolturale e di infrastrutturazione di sistemi di esbosco. Un secondo comparto riguarderà progetti pilota per i boschi di invasione, nei quali saranno effettuati interventi di miglioramento selvicolturale e, in parte, di recupero all’uso agricolo.

Per concludere questa mia disamina, avviso che anche il Comune di Valdieri, stante la crisi energetica che colpisce tutti gli enti locali, ha dovuto ridurre l’illuminazione pubblica, spegnendo le luci dalla mezzanotte alle ore sei del mattino nel territorio, ad eccezione del concentrico. E’ un sacrificio necessario e responsabile che argina una dispendiosa spesa pubblica. Anche questa decisione fa parte della realtà della vita in un Comune di montagna.

c.s.