Banca di Cherasco, al centro il valore della comunità

Unione delle forze, lavoro di gruppo, condivisione degli obiettivi, reciprocità: strumenti per rendere sempre più efficienti i servizi offerti dall’Istituto di credito a Soci e clienti

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Sessanta anni a fianco del territorio, sostenendo famiglie, imprese, associazioni, enti locali. In una parola: la comunità. Banca di Cherasco ha festeggiato il suo “compleanno” nel corso del 2022 e lo ha fatto mettendo al centro le persone, che sono il fondamento dell’istituto di credito cooperativo e ne rappresentano identità, valori, impegno sociale.
Le parole chiave di questo traguardo sono tante. C’è cooperazione, ovvero l’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione degli obiettivi, tutti strumenti per rendere sempre più efficienti e competitivi i servizi offerti dall’Istituto di credito a Soci e clienti; poi reciprocità, che significa fiducia, solidarietà e collaborazione; ancora localismo, cioè il fatto che si lavora per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio: una garanzia di trasparenza e affidabilità; infine concretezza, con l’obiettivo di farsi carico delle necessità locali e lavorare insieme per incidere concretamente nella vita delle persone.

La Banca era stata fondata nel settembre 1962 da 34 soci che versarono 536 mila lire di capitale sociale: agricoltori, artigiani e operai diedero così vita alla “Cassa rurale e artigiana di Cherasco”. L’obiettivo allora era facilitare l’acceso al credito, migliorare le condizioni morali ed economiche favorendo risparmio e previdenza. Lo stesso modello, quello mutualistico, e gli stessi principi che ispirano ancora oggi la Banca, anche se adattati a tempi diversi.
La cooperazione anche in questi decenni ha rappresentato un modo (e un mondo) per “mettersi insieme” per un risultato comune, attraverso la mutualità prevalente, ovvero il fatto che l’attività è svolta in modo preponderante in favore dei Soci, con il 95% del credito concesso che va al sostegno reale dell’economia delle aree dove la Banca è presente. Quella di Cherasco ha ormai superato i 15 mila soci, mentre i clienti sono più di 30 mila. I dipendenti sono 166 e la Banca è presente con le sue 26 filiali nelle province di Cuneo, Torino e Genova: un’“istituto di prossimità” che, nello spirito mutualistico, garantisce un presidio territoriale e allo stesso tempo unisce attività finanziaria e coesione sociale.
Nel corso del 2022, inoltre, c’è stato anche un cambio al vertice della Banca: Marco Carelli è ora il Direttore Generale, affiancato dai Vice Lorenzo Crida e Danilo Rivoira.

L’ultimo bilancio approvato dall’Assemblea dei soci segnava un più 5% delle masse amministrate da Banca di Cherasco (la raccolta depositata dai risparmiatori e degli impieghi erogati alle famiglie ed alle imprese) e un utile aumentato del 50% in dodici mesi. La solidità si è ulteriormente rafforzata nel 2022, con i principali indicatori patrimoniali in crescita, mentre si è molto ridotto il profilo di rischio. C’è poi l’attività erogativa che fa arrivare ogni anno centinaia di migliaia di euro a sostegno di enti ed associazioni, sanità pubblica e terzo settore, per iniziative che spaziano dal sociale alla cultura, dall’educazione allo sport giovanile fino alle cure.
Quella di Cherasco è una banca diversa, perché capace di unire vocazione imprenditoriale e creazione di valore, grazie a un “circolo virtuoso” che inizia con la raccolta e la gestione del risparmio di famiglie e imprese e reinveste nell’economia locale per sostenere la crescita dei territori dove opera e dove è radicata, con successo, da sessant’anni.