Progetto per il III° lotto della Tangenziale di Mondovì: la replica, a titolo personale, di Michele Bertolino

Pubblichiamo la replica a titolo personale di Michele Bertolino all’articolo, dal titolo “Il progetto per il III° lotto della Tangenziale di Mondovì è incompatibile con la situazione socio-economica ed ambientale”, comparso su Ideawebtv in data 1° novembre 2022

0
4

Nella prima parte della lettera è stato espresso dall’amministratore delegato sig. Michele Bertolino un forte dissenso sul nostro modo di fare giornalismo e di aver riportato su Ideawebtv, con la dicitura “riceviamo e pubblichiamo”, il comunicato pervenutoci dal Comitato Spontaneo Cittadino “Amiamo la Collina Così Com’è – Collina di S. Lorenzo” avente alcuni contenuti assolutamente non condivisibili.

Di seguito il restante testo della replica: “[…] Quando avevo 20 anni sulla collina di San Lorenzo vi erano una decina di abitazioni. La prima lottizzazione risale agli anni ottanta, il complesso delle “Farfalle” che qualche ambientalista ante-litteram battezzo le “Faville” dopo che il cartello pubblicitario dell’opera affisso sulla collina di San Lorenzo andò a fuoco. La seconda lottizzazione avvenne nei primi anni 2000 e riguardò la zona di strada vecchia di Frabosa e nei fatti chiuse ogni possibile via per il traffico veicolare pesante da e per la Sicma s.p.a.
Il comitato si preoccupa della “franosità del versante est della collina si San Lorenzo e fa bene infatti quella parte della collina era chiamata dai vecchi in piemontese “à valanga” e non sarei stupito un giorno di trovarmi una delle case dell’ultima lottizzazione nel cortile della Sicma s.p.a.

Resta il fatto che oggi, dopo la limitazione del carico ammesso sul ponte di ingresso del Borgatto ed il senso unico che ne è derivato tra i due ponti, la sola via percorribile per il traffico pesante da e per la Sicma s.p.a. è la strada che da Mondovì porta a Villanova passando per Niere. (oltretutto con limitazioni di carico e le giuste rimostranze del comune di Monastero). Questa situazione ci ha portato circa due anni fa ad acquisire un secondo sito produttivo, come già detto a Cuneo, al fine di garantire all’azienda possibilità di future espansioni ed una più efficiente gestione del ciclo produttivo.

In merito invece alla domanda che il comitato si pone ossia: “Chiediamo inoltre come si possa approvare “un’agevolazione” così ingente principalmente a favore di una singola impresa quando ciò risulta incompatibile con una distribuzione più equa e democratica di fondi e risorse pubbliche tra tutta la cittadinanza e l’imprenditoria del Monregalese” con estrema chiarezza vorrei dire al comitato che mai la Sicma ha richiesto a chi che sia trattamenti di favore e che ritengo abbondantemente diffamatoria la loro affermazione. Semmai la Sicma s.p.a. da oltre trentacinque anni ha subito le inefficienze della politica che non è stata in grado di governare il territorio e di dotare un’azienda neppure della viabilità necessaria. Personalmente ritengo che in una nazione come l’Italia che ha oltre sei milioni di persone che vivono in povertà, una sanità pesantemente deficitaria, una edilizia scolastica nel totale degrado i soldi delle nostre tasse dovrebbero essere investiti con occultezza e rigore. Ritengo anche che il “fiorire” di opere pubbliche sotto la bandiera del PNNR sia abbondantemente censurabile se si vuole fare della reale tutela ambientale e non del mero “greenwashing”. Nei prossimi anni infatti vedremo mirabolanti ponti, sperando che non crollino quelli esistenti, inceneritori e centrali nucleari tornare di moda oltre allo sfrenato consumo di suolo.

Infine in merito alla sostenibilità ambientale delle attività produttive ed alla riduzione delle emissioni di CO2 ed altri inquinanti vorrei dire al comitato che la Sicma s.p.a. ha un saldo netto positivo dell’energia elettrica che consuma autoprodotto in parte da solare ed in parte da idroelettrico in loco e non altrove, inoltre non usa nei suoi processi produttivi solventi ed ha un impianto di verniciatura a base di acqua.

Chiudo io con una domanda a proposito di “greenwashing” cosa ne pensa il comitato della compensazione delle emissioni di CO2 che permette a chiunque di inquinare in Italia e piantare dieci alberi in Australia oppure di compensare le emissioni economicamente?

Michele Bertolino