«I nostri 3 territori complementari per nuovi turisti»

Bruno Bertero alla guida dell’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero: «Fiera del tartufo? Occasione per costruire tutta un’offerta»

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Martedì 13 settembre, ad Al­ba, è stato presentato il nuo­vo direttore generale dell’En­te Turismo Langhe Monfer­rato Roero: Bruno Bertero. Ori­ginario di Rivoli, classe 1963. Il suo è un curriculum ricco (direttore Turismovest, area metropolitana di Turi­smo Torino, area accoglienza Turismo Fvg, proprietario Fourturism, incarico di direttore marketing di Pro­moTurismo Fvg). Dopo l’approvazione del Cda, la nomina è stata ufficializzata nel­l’Assemblea dei soci dell’Ente Turismo Lmr. Già al lavoro da settimane, entrerà ufficialmente in carica il prossimo 1° novembre. Sposato, cinque figli, si trasferirà a vivere ad Alba proprio per inserirsi, appieno, nel territorio di Langa e per lavorare sinergicamente da vicino con il Roero e il Monferrato. Al suo fianco, Mariano Ra­bino (presidente Ente Turi­smo Langhe Monferrato Roero, eletto nel Castello di Grinzane Cavour il 5 maggio scorso; il nuovo Cda si è poi riunito il 12 maggio) che ha curato l’introduzione alla conferenza stampa e presentato il nuovo direttore generale.
Spiega Bertero: «Porto il mio bagaglio di esperienze, al servizio delle Langhe, del Mon­ferrato e del Roero. Non sono qui per insegnare. Arrivo do­po un percorso professionale e dopo aver intrapreso delle attività che possono aiutare i territori per sviluppare le migliori strategie sulle quali attuare piani operativi, piani organizzativi e piani di marketing. Mi piace molto questa idea, cioè individuare lo sviluppo turistico della destinazione. Oggi, un buon management della destinazione ha questo obiettivo. La pandemia ha modificato il comportamento della destinazione e dei turisti. Ogni singola destinazione deve immaginare uno sviluppo turistico a medio termine. Una volta, si sviluppava a 5-7 anni. Oggi 3-5 anni è un periodo logico. Affermo che è cambiata la modalità di sviluppare le destinazioni, sono cambiati i turisti. La nostra destinazione ha un suo consolidato, ma con aspetti di diversità sui 3 territori. Diversità come valore aggiunto, perché offre un senso di complementarietà. Langhe, Monferrato e Roero partecipano alla costruzione del prodotto, in maniera complementare. Aiuta la destinazione a offrire destagionalizzazione, promozione, segmentazione. L’offerta nei confronti del pubblico, dei turisti. Perché non si parla più del turismo ma dei turismi. Sarà una mission che svilupperemo nel corso del mio e del nostro mandato, con il Cda e con il presidente».

Ci sono poi altri dettagli: «Il secondo aspetto – spiega Ber­tero – è costruire una visione strategica del territorio, in forma partecipata, grazie a questi tre territori che lavorano insieme. Il maggior punto di contatto delle destinazioni turistiche nei confronti dei turisti, sono gli operatori. L’ascolto degli operatori, degli amministratori, aiuta la costruzione di un piano a 360 gradi. L’aspetto tecnologico, che non è quello che governa la strategia ma quello messo al servizio della strategia, sarà complementare agli studi che andremo a fare ed affrontare».
Il programma prevede fasi di passaggio: «Ci sarà un primo momento di confronto con il Cda, insieme valuteremo le strategie. In funzione di questo, consulteremo i territori e, entro la primavera 2023, fisseremo un momento di progettazione partecipata (operatori, amministratori e la direzione dell’Ente) per il piano dei prossimi 3-5 anni. L’Assemblea dei Soci e i sindaci hanno fornito uno step importante» fa notare Bertero. Che poi aggiunge: «Sono piemontese, ho iniziato ad operare dapprima in un piccolo consorzio territoriale a Rivoli. Poi Turismo Torino e il Friuli Venezia Giulia. La società di consulenza mi ha fornito un bagaglio di esperienza ed esperienze che metto a disposizione della destinazione. Non esiste una ricetta unica per raggiungere gli obiettivi, ma esiste un modo con il quale si affrontano i problemi e le necessità. Con il Fvg sono maturato professionalmente».

Siamo alla vigilia della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 2022. Quali sono le sensazioni del direttore generale dell’Ente Turismo Lmr? «Sarà la prima occasione – risponde Bertero – per valutare le attività dal punto di vista dell’accoglienza. Un elemento straordinario con cui misurare l’efficacia delle azioni, quindi capire immediatamente il tipo di programmazione da mettere in atto per il 2023. Il mio sarà un approccio costruttivo alla Fiera, soprattutto per capire l’implementazione. Questa importante e prestigiosa manifestazione ha una programmazione annuale e, già adesso, si possono gettare le basi per le prossime attività e confermando che tutto quello che è stato fatto fino ad adesso è stato straordinario. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sul Tartufo si costruisce tutta un’offerta».