In mostra 90 anni di bollicine e successi per la Docg Asti

Un viaggio nel passato, nel presente e futuro

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Il Consorzio dell’Asti Spu­mante e del Moscato d’Asti Docg sarà protagonista della 56esima edizione della Douja d’Or, con una serie di coinvolgenti appuntamenti a Palazzo Ga­­staldi e con l’imperdibile mo­stra “Novant’anni di bollicine”, ospitata a Palazzo Mazzetti fino al 16 ottobre, per celebrare il percorso dei produttori dell’Asti, attraversando i momenti che hanno segnato la storia del Consorzio.

In occasione della Douja d’Or che si svolgerà dal 9 al 18 settembre, il Consorzio dell’Asti ha in programma un ricco calendario che unirà l’arte circense e musicale al bere di qualità e alla tradizione degli inconfondibili sapori piemontesi. Nel cortile dello storico Palazzo Ga­staldi, infatti, ogni sera si terranno spettacolari performance di circo contemporaneo e di ma­gia, di sandart e di illusione, di acrobazia e di teatro, per entusiasmare ed incantare tutta la famiglia. Gli eventi saranno curati da Milo Scotton, il direttore artistico della compagnia ArteMakia e fondatore dell’Ac­cademia Circense di Monale, Asti. Ma non solo: concerti di musica live ed esibizioni dal vivo di giovani talenti emergenti, selezionati nelle città di Asti, Alba e Torino, si alterneranno agli spettacoli circensi e animeranno musicalmente piazza Roma. Ad accompagnare questi momenti di convivialità non possono mancare i protagonisti assoluti, l’Asti Spumante ed il Moscato d’Asti, anche nei cocktail della lista selezionata da “Il Confessionale”.

«Come Consorzio di Tutela di una delle Denominazioni storiche di questo territorio, è fondamentale prendere parte a una manifestazione così intrinsecamente legata alla tradizione vitivinicola come la Douja d’Or», rimarca Lorenzo Bar­bero, presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti.

«In modo particolare, questa edizione sarà spe­ciale per noi poiché proprio quest’anno, fe­steg­geremo il 90esimo anniversario. Questo prestigioso traguardo dimostra la longevità della Docg Asti, che col passare del tempo ha saputo rinnovarsi seguendo i cambiamenti della società e del mercato, sviluppando innovazioni tecnologiche, sempre in sinergia con i produttori che da generazioni lavorano con dedizione e passione sul territorio». Ma le sorprese che il Consorzio dell’Asti ha in programma nei giorni della Douja d’Or non sono terminate.

L’e­sposizione attende i visitatori per condurli in un viaggio nel passato, presente e futuro del più storico vino spumante italiano, avvicinandoci così al 17 dicembre 2022, data in cui il Consorzio di Tutela festeggerà il prestigioso traguardo del suo 90esimo anniversario.

«Questa mostra completa un percorso di promozione che ci ha visto protagonisti per tutta la stagione primavera-estate», ri­badisce Stefano Ricagno, vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti Spu­mante e del Mo­scato d’Asti Docg, «ma soprattutto rafforza il valore della comunicazione racchiusa in una bottiglia di Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg. È una storia, quella che presentiamo in mostra a Palazzo Mazzetti, che rappresenta un’occasione per rimirare il passato, ma anche programmare il futuro e i suoi nuovi progetti. I dati confermano una certa positività sul fronte delle vendite, e la vendemmia ci sta regalando grandi uve, grande qualità. Noi quindi continueremo ad investire nella promozione e valorizzazione della denominazione per assicurare la stabilità necessaria e richiesta da questo settore».

La mostra, curata da Pier Ot­tavio Daniele e a cui hanno collaborato Giancarlo Ferraris, An­drea Triberti, Massimo Branda, Luca Percivalle, Zeta Solution e Designstudio25, apre uno spazio di riflessione non soltanto celebrativo, bensì utile per evidenziare il contributo di crescita culturale ed economica che il Consorzio dell’Asti ha saputo dare al comparto vitivinicolo e non solo. Per farlo, il visitatore vivrà un’esperienza informativa completa e appagante, attraversando le diverse aree di attività della Denominazione e uno storytelling emozionale.

L’esposizione, infatti, documenta l’evoluzione e la storia della Docg Asti, pioniera della tradizione spumantistica piemontese nel mondo, an­che attraverso le sue campagne di comunicazione che hanno reso riconoscibili l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti nel mondo. Dalle prime immagini pubblicitarie ai poster di grandi artisti come Leonetto Cappiello e Armando Testa, dai Caroselli televisivi in bianco e nero degli anni ’50 agli spot dei giorni nostri, ancorati nell’immaginario collettivo anche grazie al coinvolgimento di star di Hollywood e divi internazionali.

La storia del Consorzio dell’Asti Docg è ricca di testimonianze che raccontano i valori delle centinaia di famiglie di viticoltori che da decenni coltivano l’uva Mo­scato Bianco, preservando colline Patrimonio dell’Umanità Unesco, e di aziende che esportano in ogni angolo del mondo: Asti Spumante e Mo­scato d’Asti, non a caso, grazie alle loro innumerevoli occasioni di consumo, sono le bollicine aromatiche più brindate, con un sempre maggior numero di estimatori trasversali a tutte le generazioni.