Savigliano, all’Istituto Cravetta-Marconi va in pensione la vicepreside Sandra Scazzino

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Sandra Scazzino

Tra pochi giorni inizierà un nuovo anno scolastico e l’Istituto “Cravetta-Marconi” di Savigliano lo avvierà con alcune novità.

A guidare la scuola sarà Antonella Germini, la nuova Reggente che è Dirigente all’Istituto “Umberto I” di Alba, di cui, alcuni fa, furono proprio gli studenti dell’indirizzo “Grafica e comunicazione” a creare il logo.

La professoressa Sandra Scazzino, dopo aver svolto per venticinque anni, dal 1997, il ruolo di vicepreside, da quest’anno lascerà l’Istituto, perché ha raggiunto gli anni per il pensionamento.

Nella storia della scuola è stata una figura di riferimento che ha, via via, raggiunto competenze in ogni ambito, e, la scuola, per chi non la conosce, è una complessità organizzativa che ha al centro gli studenti, ma si ramifica in una molteplicità di problematiche.

Langhetta, dell’Alta Langa, provenendo da Monesiglio, ha macinato quotidianamente un numero considerevole di chilometri, sulle linee ferrate dei treni. Carattere fermo, lavoratrice instancabilmente dedita alla scuola, una tempra dolcemente aspra come la pietra locale, ha collaborato con tre Dirigenti e due Reggenti, sapendo esprimere al meglio le sue competenze e indubbie qualità.

Il suo apporto ha consentito all’Istituto di operare, gestendo e intrecciando, aspetti amministrativi e burocratici al contempo, sempre con un occhio attento al ruolo socio-pedagogico che caratterizza una scuola. Innovatrice e ricercatrice di fondi, ha partecipato e coinvolto gli insegnanti, nella stesura di progetti nazionali ed europei che hanno consentito alla scuola di innovarsi anche nelle “attrezzature didattiche”.

Nella crisi degli iscritti, che inevitabilmente, dati ISTAT anagrafici alla mano, le scuole affrontano e affronteranno, è stata capace di aiutare l’Istituto a mantenersi in una dignitosissima curva di crescita. Insomma una figura fondamentale che ora, nella sua dimensione di pensionata, potrà godersi il suo giardino, ma continuerà, sicuramente, a dare apporto a chi nella scuola è rimasto a lavorare.