L’opinione di Richard Gere

«Visto quello che sta accadendo con putin, è arrivato il momento di dire no ai combustibili fossili puntando su altre risorse energetiche»

0
246

IL FATTO
La guerra in Ucraina è qualcosa di atroce, ma è anche un’opportunità per ragionare su ciò che possiamo fare per le vittime e – in generale – per un futuro migliore

La guerra in Ucraina, per alcuni aspetti, divide l’opinione pubblica mondiale. Su una cosa però (probabilmente) siamo tutti d’accordo: si tratta di un evento atroce e va fermato subito.

Ma cosa si può fare per arrivare a quell’inevitabile momento diplomatico in cui ci si siederà attorno a un tavolo di diplomazia e verrà finalmente scritta (e attuata) la parola “pace”?

A parlare dell’argomento è stato, dalla vetrina televisiva di “Che tempo che fa”, un personaggio universale come Richard Gere. «Tutti noi abbiamo avuto una reazione viscerale – ha detto l’attore americano – vedendo quello che è successo in Ucraina, la sofferenza dei bimbi, delle persone innocenti, le generazioni che sono state colpite e saranno coinvolte da questa guerra. È una sofferenza che avrà conseguenze sul futuro. Ho letto dell’umiliazione dei soldati russi obbligati a commettere atrocità in Ucraina su persone considerate da sempre sorelle, fratelli, cugini. La guerra è uno sconquasso incredibile anche per la società russa, oltre che un’aberrazione commessa sul nostro pianeta».

Parole chiare, universali. Ma per agire, secondo Gere, ci sono due strade: «La prima è quella della non violenza totale, però io purtroppo non sono Gesù Cristo, non sono Buddha, del resto al mondo chi potrebbe definirsi così? Sono certamente un non violento ma forse in questo caso è impossibile affidarsi a questa scelta. Bisogna allora fare tutto il possibile per fermare gli attacchi, per impedire gli abusi e soprattutto per portare quanti più aiuti umanitari».

E non solo. Visto che bisogna sempre trovare il meglio in ogni situazione, anche in quelle più estreme, la guerra può rappresentare un momento di riflessione per riconsiderare le scelte dell’umanità a livello globale. Gere ha spiegato: «Visto quello che sta accadendo con Putin, è arrivato il momento di dire no ai combustibili fossili e pensare a cosa fare dal punto di vista energetico e quindi ecologico». Perché c’è una fondamentale premessa da fare: «Dobbiamo considerarci fratelli e sorelle, questo deve essere valido a ogni livello, pratico, interpersonale e anche internazionale».

Dal punto di vista personale, rispondendo alle domande di Fabio Fazio, il protagonista di un film iconico – tra gli altri – come “Pretty Woman”, ha parlato anche del ruolo di sua moglie Alejandra Silva. È la donna che ha conosciuto in Italia, a Positano, proprio all’ultimo giorno di un viaggio che fin lì era stato caratterizzato dalla tristezza dell’attore hollywoodiano ancora segnato dal precedente divorzio: «Ha immediatamente avuto un effetto straordinario sulla mia vita: la sua sensibilità rispetto al mondo è una dote fondamentale, tutti noi dobbiamo sempre capire quello che succede fra coloro che non hanno ciò che noi abbiamo».