|
|
Neil Simon, drammaturgo e sceneggiatore americano contemporaneo, noto soprattutto per le trasposizioni cinematografiche di alcuni suoi capolavori (citiamo ad esempio “A piedi nudi nel parco” e “La strana coppia”), ci porta in Rumors nel salotto borghese di casa Brook a New York, dove i proprietari di casa hanno invitato i loro amici per il loro decimo anniversario di matrimonio.
Ma gli invitati rimangono soli in casa Brook visibilmente imbarazzati e confusi. Si aggiungono a poco a poco gli altri ospiti e segue una serie di equivoci e di goffi tentativi di nascondere l’accaduto: ciascuno cerca di proteggere la propria reputazione. Assistiamo così a un trionfo di personaggi ansiosi ed eccentrici in una commedia scritta per far divertire l’intero teatro e ammiriamo da lontano, con una grande dose d’ironia, quattro coppie raccontate da Neil Simon in un’opera teatrale che fa della realtà quotidiana un’opera d’arte.
Afferma il regista prof. Luca Franchelli, che da anni porta ad alti livelli di recitazione gli studenti del Liceo Govone con il coordinamento della collega Barbara Pereno:
“Nella primavera del 2020 Rumors era pronto per andare in scena, ma abbiamo dovuto aspettare due anni per presentarlo stasera, per proporre al pubblico un momento teatrale davvero difficile, complesso, dai ritmi forsennati; e abbiamo (soprattutto) cambiato totalmente i protagonisti di questa avventura, dal momento che le attrici e gli attori del 2020 sono sperduti qua e là in qualche Università, alla ricerca di traguardi vincenti.
La peste non ci ha indotti alla resa e con nuovi interpreti ci siamo impegnati nella costruzione dello stesso lavoro, anche nella speranza di dividere l’applauso con chi si era tanto impegnato e poi si era visto confinare in lockdown, senza avere la possibilità finalizzare il lavoro di prova.
Rumors rappresenta per gli addetti ai lavori e per tanto pubblico un classico del teatro leggero, con il suo meccanismo perfetto costruito a posta per esaltare il lavoro di nove attori che non potranno distrarsi mai per non ritrovarsi stritolati nel ritmo imposto da una storia intrigante e divertentissima.
Un esame insidioso per le nostre cinque attrici e per i nostri quattro attori, arrivati alla messinscena dopo avere sudato moltissimo attraverso mesi di prova massacranti. Ma nessuno si è tirato indietro e ognuno di loro ha cercato di impegnarsi in un lavoro di squadra per raggiungere un traguardo ottenibile soltanto concentrandosi al massimo e aiutando i compagni sul palco.
Come si è già avuto l’occasione di sottolineare, il teatro ha rappresentato per la nostra scuola uno strumento fenomenale per sconfiggere la solitudine e per fronteggiare il nemico invisibile con cui abbiamo dovuto condividere tanta strada negli ultimi anni: l’esempio di questi allievi che non si sono mai fermati mi rende orgoglioso e mi convince una volta di più che insegnare assomigli davvero a qualcosa di magico.”
Il Preside Roberto Buongarzone sottolinea il valore formativo del teatro di Franchelli, un regista-professore che riesce a trasformare reticenze e insicurezze dei suoi giovani attori in punti di forza, espressività e sicurezza interpretativa. In questo senso, il mestiere di regista assomiglia e si integra con quello del professore, capace di motivare e di trascinare i suoi studenti con la forza di un sapere appassionato. Gli studenti-attori acquisiscono così una padronanza di sé che li accompagnerà per il resto della loro vita, come il ricordo di questa loro esperienza liceale, solo apparentemente collaterale e in realtà centrale nella loro formazione.
Quest’anno la collaborazione con Radio Alba, cui sono affidate le riprese e i suoni, darà il giusto risalto alla rappresentazione che venerdì 27, alle 21 al Teatro Sociale di Alba, sarà aperta a tutta la cittadinanza.
cs
