Cuffie, vinili e tante “positive vibes”. Ci siamo fatti raccontare da Fabri­zio Morero (alias Faber Mo­reira Dj) il World Record Attack delle 200 ore che ha battuto (arrivando a 206) in consolle a Saluzzo tra il 22 aprile e il 1° maggio. Straordinario per la provincia di Cuneo.

Che impresa ha portato a termine?
«Sono sempre stato convinto, fin dall’inizio, di potercela fare. Desideravo questo lungo evento davvero da tanto tempo. Sono partito tranquillo, senza ansia o tensioni. Non ho avuto grossi problemi, se non che negli ultimi due giorni prima di raggiungere le 200 ore, sinceramente, la stanchezza cominciava ad essere pungente. Ho avuto anche un forte mal di schiena. Un percussionista che è stato ospite in un evento collaterale, e che è massaggiatore, mi ha manipolato un po’ sul momento e ho trovato sollievo. In generale, non ho mai pensato di mollare. Per me è stata una gioia mettere musica, con una forte partecipazione del pubblico. Fin dalle prime ore del mattino, con dirigenti e lavoratori che facevano colazione ascoltandomi, continuando con le scuole. I ragazzi mi hanno raffigurato in alcuni disegni e me li hanno regalati, dandomi una spinta incredibile. I pranzi, gli aperitivi serali, le cene e gli eventi. Davvero pazzesco! Io vivevo nella mia cosiddetta bolla ed ero sempre concentrato, ma mi hanno detto che in certi momenti hanno chiuso le strade limitrofe per motivi di sicurezza. A quasi 57 anni, ho compiuto un’impresa. Adesso sì che me ne rendo conto».

Tentativo di record al quale mirava già da anni.
«Ho iniziato a pensarci nel 2014, quando mi sono messo a visionare i set più lunghi e le maratone in consolle. Poi per motivi di lavoro, di famiglia e l’arrivo dell’emergenza Co­vid, il progetto è slittato. Quando il cronometro è partito e ho messo il primo disco a Saluzzo, ho pensato: ok finalmente ci sono! Un cammino impegnativo. Stress compreso».

206 ore, 26 minuti e 32 secondi in consolle. Il suo è un record da applausi!
«Sì, ma i record sono fatti per essere battuti! Non mi creo il problema. Non devo dimostrare nulla alla mia età, l’ho fatto per me perché volevo vedere se ero in grado di reggere un’impresa simile. Sono strafelice per l’onda di energia che si è creata in questi 8 giorni. Mi godo il percorso fatto, al momento. Il record delle 200 ore lo deteneva il dj irlandese-polacco Norberto Lo­co ed era datato 2014, a Du­blino».

Lei è saluzzese di nascita e ha compiuto il record a Saluzzo.
«Per un saluzzese, ha un valore aggiunto. Bello rivedere volti che non incrociavo da 15-20 anni, questo mi ha dato felicità e una spinta adrenalinica. Il tam tam virale, mediatico, social è stato una cassa di risonanza di rilievo, onestamente non credevo. E invece, ogni giorno le persone mi sostenevano di cuore, rispettando le regole. Ho visto gente da Bra, da tutta la provincia e anche fuori. Ho sentito questa vicinanza affettiva. Il mio record, la vittoria se così vogliamo chiamarla, è gran parte merito di queste persone. Dedico il record a tutti quelli che hanno creduto in me e che sono passati a trovarmi all’ex caserma Musso».

Musicalmente, cosa lascia questa impresa?
«Ho miscelato la mia musica, quella che amo, la gente l’ha apprezzata, l’ha ballata. Ho mixato il panorama House, solo una sera ho virato sulla Dance anni ’90 e 2000. Nessuna hit moderna. Hanno apprezzato anche l’ambientazione, il format, la logistica. L’ex caserma Musso è stata una location davvero coinvolgente. Non dimentichiamo che hanno suonato con me e si sono esibiti artisti di fama internazionale. Un successo inatteso».

Ufficialmente quando sarà certificato il record?

«La giuria ha 3 mesi di tempo. Stiamo raccogliendo i filmati delle telecamere, ciò che hanno scritto nei registri ufficiali i testimoni. Il tutto, in un hard disk che sarà inviato. Saranno successivamente fatte le opportune verifiche e poi reso ufficiale. Ma so benissimo di aver rispettato i parametri. Su 206 ore, ho mixato 205 ore con attenzione maniacale».

Quanto ha riposato negli 8 giorni in consolle?

«12 ore e 60 secondi, una media di 1 ora e 40 minuti al giorno di sonno. Qui ha giocato un ruolo fondamentale l’aspetto mentale e ringrazio il mio insegnante di Yoga, Andrea Pons. In tanti si sono stupiti. Ci tengo a dire che mi sono sottoposto ad un rigoroso test antidoping, che naturalmente ha dato esito negativo».

Cosa vede nel suo domani musicale?

«Adesso voglio riposarmi e godermi il record, poi vedremo. Ben vengano occasioni in consolle importanti. Suonare davanti ad un pubblico entusiasta è linfa vitale, a Ibiza mi capitarono 12 mila persone da far ballare. Ho un’idea, organizzare un evento per festeggiare il record. Farò partecipare tutti gli amici e i dj che mi hanno aiutato. Potrebbe essere a fine estate 2022, potrebbe essere a Saluzzo ma anche itinerante. L’idea è nella mia testa!».