Ezio Raviola: «Sento un profondo senso di responsabilità»

Nominato all’unanimità presidente della Fondazione Crc, raccoglie il testimone di Giandomenico Genta

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Ezio Raviola

Ezio Raviola è stato nominato presidente della Fon­dazione Crc: il Consiglio Generale dell’ente, riunitosi questo pomeriggio, lo ha indicato all’unanimità. Francesco Cappello, dottore commercialista (foto 1), in rappresentanza dell’area albese, è stato confermato vicepresidente e indicato come vicario, e sarà affiancato dal vicepresidente Enrico Collidà, avvocato (foto 2), in rappresentanza dell’area cuneese.

Claudia Martin, insegnante di area cuneese (foto 3) è stata indicata come nuovo componente del Consiglio di Am­ministrazione, all’interno del quale sono stati confermati i Consiglieri Giuliano Viglione, presidente del­l’As­so­cia­zione Commercianti Albesi, Con­sigliere anziano di area albese (foto 6), Davide Merlino, imprenditore artigiano di area monregalese (foto 4) e Paolo Merlo, industriale di area cuneese (foto 5).

Il presidente Ezio Raviola, il vicepresidente Francesco Cappello e il consigliere Paolo Merlo sono le figure che apportano le competenze richieste in campo finanziario.

«Sono onorato per la fiducia riposta in me e sento profondo il senso di responsabilità per il compito affidatomi e per le sfide che ci attendono», ha affermato Ezio Raviola nel suo discorso da neo pre­sidente della Fondazione Crc. «Siamo chiamati a portare a compimento un cammino importante iniziato ad aprile 2016 con il programma “Uniti con il territorio investendo sul futuro”, proposto dall’allora presidente e amico Giandomenico Genta, che voglio ringraziare per aver condotto la Fondazione e il nostro territorio a risultati per certi versi inimmaginabili in soli sei anni di lavoro dedicati all’ente. Genta ha saputo dare una nuova interpretazione del ruolo della Fondazione: da ente erogatore di risorse a ente attivatore del cambiamento e promotore di idee per lo sviluppo. Voglio citare alcuni progetti nati dalle sue intuizioni: il bando Interventi Faro, il bando Distruzione, il bando Educazione alla Bellezza; i grandi eventi artistici e culturali con partner di prestigio e talenti rinomati in tutto il mondo; la creazione dello Spazio Innov@zione e di Crc Innova culminate con la grande mostra a cielo aperto “Cuneo provincia futura”; il progetto Coltivarte che ha incrementato il nostro patrimonio artistico e ha contribuito a sostenere e far conoscere giovani talenti emergenti; il progetto Donare da cui ha preso forma l’idea di Fondazione Crc Donare e la grande asta benefica Barolo en Primeur; il progetto Agro­alimentare 4.0 da cui poi è nata l’associazione Filiera Futura; la rigenerazione di spazi dismessi con la creazione di nuovi luoghi per la comunità, uno su tutti il Rondò dei Talenti che diventerà a breve un polo educativo nel cuore della città di Cuneo. Queste iniziative non hanno solo contribuito a cambiare il volto di intere aree della nostra provincia, a creare occasioni inedite di scoperta e aprire nuove opportunità per la comunità, ma hanno rinnovato profondamente il ruolo e la percezione della Fon­dazione verso l’esterno», prosegue Raviola.

«Insieme abbiamo raggiunto traguardi importanti e oggi, con questo nuovo incarico, mi assumo l’impegno di continuare a far crescere la Fondazione e il nostro territorio, proseguendo nel solco tracciato. La rinnovata squadra del Consiglio di Am­ministrazione, insieme al Consiglio Generale, al Col­legio Sindacale e alla struttura della Fondazione, saprà nei prossimi anni continuare a offrire alla nostra comunità provinciale il supporto strategico necessario per superare le grandi difficoltà che stiamo vivendo».

Conclude Raviola: «Nel 2022 ricorrono i 30 anni dalla nascita della Fondazione Crc, una tappa significativa che vogliamo celebrare insieme a tutta la comunità a partire dal primo grande evento, il 10 maggio, con Andrea Bocelli e oltre 2mila giovani della provincia di Cuneo. Una ricorrenza che deve farci guardare al domani con nuovo slancio, nuovi obiettivi e rinnovata determinazione: le ingenti risorse erogative garantite dal Bilancio approvato dieci giorni fa e il tessuto economico, sociale e istituzionale della nostra provincia costituiscono le basi solide su cui costruire una risposta collettiva, un nuovo patto sociale capace di non lasciare indietro chi è più in difficoltà e, al contempo, stimolare la crescita di una comunità provinciale innovativa e orientata al futuro».