Verso la difesa comune europea cos’è lo Strategic Compass

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Dopo settantasette anni di pace, la guerra torna a mettere in pericolo l’ordine di sicurezza europeo. Perciò, oggi l’Europa è chiamata a dare prova di unità e maturità. Per far fronte alla delicata situazione politico-militare di questi ultimi giorni, nel pomeriggio di lunedì 21 marzo i Ministri della Difesa dell’Unione europea, riuniti nel Consiglio Ue, hanno dato il via libera allo Strategic Compass. Questo strumento rappresenta un primo, importante passo verso una difesa europea più forte, più autonoma e in grado di far fronte alle sfide del presente e del futuro.
Il ritorno della guerra in Europa, così come i grandi cambiamenti geopolitici, stanno mettendo alla prova la nostra capacità di promuovere la nostra visione e difendere i nostri interessi. Con lo Strategic Compass, l’Unione europea si dota di uno strumento che permetterà di agire rapidamente in scenari di crisi creando un contingente d’intervento che può arrivare fino a 5000 uomini. Quest’ultimo sarà in grado di condurre esercitazioni congiunte e di condividere best practices, fondamentali per contrastare le minacce esterne, rafforzare la cyber-difesa e mobilitare armamenti all’interno dell’Unione e verso Paesi terzi. Inoltre, grazie ad esso, l’Unione potrà condurre regolarmente esercitazioni dal vivo sia sulla terraferma che in mare e migliorare la mobilità militare. Infine, grazie allo Strategic Compass sarà possibile rafforzare le missioni e le operazioni civili e militari dell’Ue, promuovendo un processo decisionale più rapido e flessibile.
La parola è poi passata ai Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, che si sono riuniti il 24 e 25 marzo per dare il via libera definitivo. Servirà un convinto coinvolgimento degli Stati membri e la loro piena volontà di lavorare per un fine comune. In questo contesto, le relazioni transatlantiche e la cooperazione Unione europea-Nato saranno fondamentali per la nostra sicurezza globale.
Nello Strategic Compass, l’Unione europea indica diversi strumenti per rafforzare la partnership con la Nato: organizzare riunioni congiunte di alto livello frequenti, avere incontri regolari tra il suo Comitato politico e di sicurezza e il Consiglio Nord Atlantico, effettuare scambi di personale, condividere valutazioni dell’ambiente di sicurezza e scambiare informazioni. Dal punto di vista militare, lo Strategic Compass vuole andare oltre le esercitazioni parallele e coordinate previste attualmente e passare ad esercitazioni congiunte e inclusive come “vero motore” per una maggiore cooperazione Ue-Nato così da creare fiducia, migliorare l’interoperabilità e approfondire il nostro partenariato.
La Nato rimane il fondamento della difesa collettiva, e gli Stati Uniti restano il partner strategico più importante dell’Unione europea perché potenza globale che contribuisce alla pace, alla sicurezza, alla stabilità e alla democrazia nel nostro Continente.