«I nostri gelati sono più forti di tutte le mode»

Il Bar Corso di Cuneo: «Da oltre sessant’anni le coppe hanno gli stessi ingredienti di qualità»

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Un’istituzione dal 1958, per i cu­neesi e non solo. Il Bar Corso è di­ventato negli anni un punto di riferimento e di ritrovo che si “trasmette” di generazione in generazione. Una realtà artigiana tanto nella gelateria quanto nella pasticceria, per non parlare della caffetteria, attenta alla qualità delle ma­terie prime e alla produzione di ogni sigolo prodotto. La scelta di mantenere in loco la propria produzione e distribuzione ha fatto sì che nel tempo si siano creati legami speciali con la clientela, an­che fuori provincia e regione. Dal novembre 1958, periodo in cui Nina e Piero Basso ap­prodarono nel capoluogo dal Monregalese (loro terra d’origine), a oggi la gestione dell’attività ha visto un passaggio di testimone e l’inserimento di altre figure: Marco Bas­so e il cognato Pier­gia­co­mo Beltramo, che sono gli eredi diretti dei fondatori, Luca Ferrero, che gestisce il personale e si occupa della caf­fetteria, Mauro Bernardi, che è responsabile della produzione di gelateria, e Al­berto Visconti, che è il capo pasticcere. Ed essere riusciti a fare scattare loro, per l’occasione di questo approfondimento, la prima foto tutti insieme è certamente motivo di orgoglio. Ma ora scopriamo meglio questa “Eccellenza artigiana della regione Piemonte”, ufficialmente ri­conosciuta, colloquiando con Marco Basso.

Qual è il filo conduttore che attraversa gli oltre sessant’anni di attività?
«La filosofia dei miei genitori è rimasta intatta, così come la cura della materia prima e del prodotto. Perché il successo di un locale deriva soprattutto dal servire sempre un’eccellenza ai clienti. Seguendo questo principio, alcune cop­pe gelato vengono proposte allo stesso modo da oltre quarant’anni, con gli stessi abbinamenti. Non tutto dev’essere cambiato per seguire le mo­de; alcune cose, se fatte bene, devono continuare a esistere nella loro originalità».

Le esigenze dei clienti e dei tempi indubbiamente modificano i focus su cui concentrare il proprio lavoro.
«Essere attenti ai cambiamenti, alle tendenze e alle richieste della clientela è fondamentale. In questi anni noi abbiamo spostato un po’ più l’attenzione sull’aperitivo, cosa che negli anni addietro non era così ricercata. Anche nella gelateria c’è stata l’introduzione di gusti più light e attenti alle esigenze alimentari di chi sempre più spesso soffre d’intolleranze (lattosio, celiachia, eccetera)».

Cosa significa essere i re­sponsabili di tante piacevoli abitudini famigliari, come il dolce del compleanno piuttosto che del rito pre-esame?
«È estremamente gratificante. Abbiamo clienti che vengono a trovarci e ci dicono “questa era la coppa che mangiavamo da fidanzati e ora che siamo nonni la mangiamo insieme ai nipoti”: ecco questo è il premio più grande, accompagnare le generazioni e far sì che tramandino la loro passione. Le nostre ricette, negli anni, non sono cambiate e questa è una delle nostre forze, perché la memoria delle nostre papille gustative non è assolutamente scontata e soprattutto non va sottovalutata».

La ricerca delle materie prime di qualità è legata da un lato alla collaborazione con il territorio e dall’altra alla stagionalità dei prodotti.
«Per offrire sempre materie prime fresche e di qualità c’è un grande lavoro di ricerca, collaborazione e fiducia con i fornitori del territorio. Nonostante le difficoltà che hanno colpito ogni settore e potessero essere disponibili altri competitor, abbiamo deciso di essere fedeli a coloro che negli anni ci hanno sempre servito egregiamente. Un obiettivo portato avanti da mio padre, e per il quale tutt’oggi lavoriamo, è quello di rendere il gelato, le torte gelato e affini la scelta delle “quattro stagioni”, creando anche gusti autunnali e invernali, in modo da rendere i prodotti di gelateria il dolce ideale tutto l’anno».

Passare da un bar a conduzione famigliare a una gestione societaria cosa comporta?
«Nonostante ora ci si possa in­serire nella categoria dei bar me­dio/grandi, noi rimaniamo, come “cuore”, una realtà artigiana. Tutte le nostre lavorazioni e la produzione dei nostri prodotti vengono svolte all’interno del nostro laboratorio. Ne siamo orgogliosi: è una caratteristica che ci rappresenta e ci distingue. Il segreto del successo del passaggio da un tipo di conduzione all’altro è stato quello di definire dei ruoli all’interno della società, dividendo le attività e le rispettive responsabilità. Chi si occupa della pasticceria, chi della gelateria, chi del rapporto con la clientela e il personale attraverso la caffetteria, chi invece si occupa della parte più commerciale, burocratica e finanziaria. Potersi esprimere nel proprio ambito, mantenendo il focus sull’obiettivo comune di far funzionare l’attività e accrescere il proprio bacino di utenza, è una conquista non da poco. Inoltre, negli ultimi anni, il lavoro è molto cambiato: oltre alle attività che sono sotto gli occhi di tutti, bisogna gestire burocrazie, protocolli, aggiornamenti e certificazioni; tutto ciò lo si riesce ad affrontare solo in team, perché oggi c’è molto altro oltre al duro lavoro da affrontare all’interno del bar».