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Morante in scena con parole e musica per Astor Piazzolla

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Originaria di Santa Fiora (provincia di Grosseto), uno dei borghi più belli d’Italia. L’attrice Laura Morante, con alcune esperienze in regia e doppiaggio, si è raccontata per IDEA. Figlia dello scrittore e giornalista Marcello e di Maria Bona Palazzeschi, esordì molto giovane, a teatro, con Carmelo Bene. Nel 1980, il debutto cinematografico con il film di Giuseppe Bertolucci “Oggetti smarriti”. Successivamente, le importantissime prime “tappe” professionali con Ugo Tognazzi e Nanni Moretti. Numerose le produzioni televisive e cinematografiche, a Parigi, vissute dalla Morante da metà degli anni ’80. Nel 1988 è protagonista nel film “I ragazzi di via Panisperna” (regia di Gianni Amelio) e due anni più tardi interpreta Vittoria, al fianco di Diego Abatantuono e Fabrizio Benti­voglio in “Turné” di Salvatores. Con Virzì nel film “Ferie d’agosto”, figura nel cast con Sabrina Ferilli. Nel 2002 interpreta la scrittrice Sibilla Aleramo in “Un viaggio chiamato amore”, con Stefano Accorsi. Recita nel film di Gabriele Muccino “Ricordati di me”; viene scelta da Pupi Avati come unica protagonista in “Il nascondiglio”. La Morante compare poi tra i protagonisti della fiction televisiva “Madre Te­resa”. Debutta alla regia con “Ciliegine”, film commedia italo-francese (opera prima) e presentato, in anteprima, al “Bif&st” (Bari International Film Festival).

Laura Morante, partiamo da “Memorie” con il quale sarà in scena il 14 marzo prossimo al Teatro Politeama di Bra…

«Spettacolo coinvolgente, a 101 anni dalla nascita di Astor Piazzolla (musicista e compositore argentino, stru­men­­tista d’avanguardia, spen­­­to­si nel 1992, ndr) e con un testo scritto da uno dei musicisti (Marco Fabbri, ndr). Ripercorre la traiettoria artistica, professionale e personale di Piazzolla. Ci saranno momenti di sola lettura, di sola musica e momenti in cui musica e voce andranno in parallelo. Per me è stata l’occasione di riscoprire Piaz­zolla. Non ero mai riuscita ad avvicinarmi professionalmente a lui e mi sono affezionata a questa musica. Un’occasione di piacevole riscoperta».

Un pensiero sulla provincia di Cuneo…

«A Bra non credo di esserci mai stata. Sono venuta tante volte, però, nei vostri territori. Ma non li conosco abbastanza da poterle dare un giudizio o una consi­de­ra­zio­ne personale…».

Laura Morante a tea­tro…

«Quest’anno ho fatto uno spettacolo ed ero in tournée, fino a poche settimane fa, con “Io Sarah, io Tosca” che spero di riprendere l’anno prossimo. Un dialogo fra la voce cantata e la musica, il piano. In scena con me, Chiara Ca­talano. Ripercorreva la vita e la personalità di Sarah Ber­nhardt e il suo rapporto con la Tosca di Sardou».

Il cinema, invece? Le ha dato enormi soddisfazioni.

«Certo. Amare il teatro non significa rinnegare il cinema. Mi piacciono moltissimo en­trambi. Sento il bisogno, però, di ritornare in teatro. Il teatro è vivo e ti lascia delle emozioni particolari. Il set cinematografico ti lascia altri tipi di emozioni. Il pubblico condiziona e accompagna la performance degli attori. Un turbinio di stati d’animo bellissimi, da una parte e dall’altra».

Nel 2001 con “La stanza del figlio” viene premiata con il David di Donatello, come migliore attrice protagonista.

«Fu decisamente un’enorme soddisfazione!».

Durante la sua carriera, quan­to è cambiato il modo di esibirsi e di fare spettacolo?

«È cambiato, con alti e bassi. Ora viviamo un momento nel quale le sale sono in sofferenza, così come i teatri. Un momento particolare e che speriamo passi velocemente. Speriamo anche che le piattaforme digitali non soppiantino totalmente le sale, sarebbe un peccato».

Prossimo obiettivo?
«Noi attori siamo molto scaramantici (ride, nda). Le posso dire che sto lavorando, per conto mio, su una scrittura. I due progetti più imminenti sono legati al cinema».

Chiudiamo con una sua considerazione sulla guerra tra Russia e Ucraina…

«La guerra è mostruosa e andrebbe sempre evitata. C’è, però, un atteggiamento ambiguo da parte dell’Unione Eu­ropea, che non mi piace».

BaNNER
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