Giovanni Panzera nuovo “Ambasciatore del sport cuneese nel mondo” (FOTO E VIDEO)

Presentazione della nuova impresa di "Pedalando tra le aquile", la prima in inverno, alla volta delle Dolomiti con 21 passi da scalare, 800 km di pedalate tra ghiaccio e neve, 19mila metri di dislivello

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Il ciclismo è salita se non c’è salita non c’è il ciclismo”. Con questa frase si può sintetizzare lo spirito con cui Giovanni Panzera affronta ogni sua impresa. E quello stesso spirito lo porterà, a breve, verso la prossima avventura che inizierà il prossimo giovedì 24 febbraio e lo porterà ad affrontare, per la prima volta in inverno, 21 passi sulle Dolomiti da scalare, 800 km di pedalate tra ghiaccio e neve e 19mila metri di dislivello. È l’edizione numero quattro di “Pedalando tra le aquile” e Giovanni, documentarista e ciclista per passione, a 56 anni la affronta con “la stessa determinazione di quando 42 anni fa sono salito per la prima volta in sella ad una bici. Da allora non sono mai sceso e non ho mai smesso di avere voglia di scoprire e di viaggiare”.

Questi i numeri presentati con il sorriso da Giovanni e Teresio Panzera, quest’ultimo fratello e preparatore atletico che ha svelato, nel corso della conferenza stampa di oggi, 17 febbraio, presso l’ATL di Cuneo i segreti dietro alla resistenza del campione cuneese.

Padrone di casa, Mauro Bernardi, presidente Atl, insieme a rappresentanti delle istituzioni e sponsor dell’impresa: Ferruccio Dardanello, storico presidente della Camera di Comemrcio del capoluogo, Luca Chiapello, vicepresidente Camera di Commercio, Claudio Piazza, presidente Ancos di Confartigianato Cuneo, Matteo Gagliasso, consigliere regionale, Vincenzo Pellegrino, consigliere provinciale e Franca Giordano, assessore comunale all’Istruzione. A Panzera è stata consegnata una targa dal presidente dell’Atl con la quale è stato insignito del titolo di “Ambasciatore dello sport cuneese nel mondo”. E il quarto sportivo che quest’anno riceve questo importante riconoscimento dopo Diego Colombari, Marta Bassino ed Elisa Balsamo.

Ma l’altra protagonista dell’incontro, è stata la sua bicicletta speciale, studiata su misura per quest’impresa e realizzata con la collaborazione di vari sponsor locali: “una bicicletta con un telaio in carbonio, un design forte e innovativo – ha spiegato il documentarista su due ruote –  un modello ibrido con la struttura da bici da corsa ma più grossa e robusta perché possa metterle ruote grandi e chiodate come quelle che ha adesso. Una bici studiata per ogni tipo di strada e per ogni salita”.

Ho la fortuna di essere nato in un posto straordinario come Cuneo – ha detto con orgoglio Panzera – con le montagne che ci abbracciano e ci regalano un panorama unico. Una terra che ci permette dopo qualche decina di chilometri, di arrivare al mare o poter raggiungere i passi alpini tra i più belli che ci siano in Italia come il Colle dell’Agnello, il Colle della Lombarda o il Fauniera”.

Panzera pedala con il freddo e con il caldo, con la pioggia o la neve, è preparato per affrontare ogni tipo di situazione climatica. E anche la prossima avventura richiederà una grande preparazione atletica e, allo stesso tempo, psicologica. Al suo fianco per allenarlo, sostenerlo e per riprendere l’impresa, l’inseparabile fratello Teresio. “Il 50% di queste imprese – ha sottolineato Teresio – si devono sicuramente all’allenamento costante, alla preparazione atletica e all’alimentazione fatta di non più di 4000 kcal al giorno con brodo caldo, cappelletti, olio di oliva, sali minerali e prosciutto, ma l’altro 50% è tutta la determinazione, il cuore e la testa di Giovanni