Alto contrasto | Aumenta dimensione carattere | Leggi il testo dell'articolo
Home Articoli Rivista Idea Giuseppe Tardivo presiederà la commissione ricerca e istruzione

Giuseppe Tardivo presiederà la commissione ricerca e istruzione

«Questo prestigioso riconoscimento premia il mio operato in rappresentanza della Granda e mi darà la possibilità di evidenziarne le esigenze e le necessità in modo ancora più efficace e incisivo. Costituisce per me anche un motivo di gratitudine alla Provincia di Cuneo e al suo Presidente Federico Borgna per la fiducia accordatami»

0
229

Sono state costituite le tre Commissioni nell’ambito del Con­siglio di indirizzo della Fondazione Crt: Bilancio, patrimonio e politica degli investimenti, coordinata da Corrado Bonadeo; Attività istituzionale – Ricerca e Istru­zione, coordinata da Giuseppe Tardivo; Attività istituzionale – Arte e cultura, welfare e territorio, coordinata da Giampiero Leo. Questa articolazione in tre commissioni, ciascuna con specifiche e ben identificate competenze, puntualizza in una nota della Fondazione Crt, è orientata ad assicurare una più razionale e puntuale attenzione sulle necessità e istanze del territorio, nonché una maggiore focalizzazione su specifici progetti e tematiche. Inoltre, consente ai consiglieri di Indirizzo di porre al meglio le proprie capacità e professionalità al servizio della Fon­dazione Crt e, dunque, dell’intera collettività. In un clima di grande compattezza e collaborazione, è stata decisa la composizione delle tre commissioni, in base a un criterio di equilibrio numerico e di specifiche competenze professionali, e sono stati nominati all’unanimità i tre coordinatori.

La rivista IDEA ha incontrato il professor Giuseppe Tardivo, felice del prezioso riconoscimento che premia il suo operato in rappresentanza, all’interno della Fonda­zione Crt, della Provincia di Cuneo e che offrirà all’illustre esponente della nostra Gran­da, la possibilità di evidenziarne le esigenze e le ne­cessità in modo ancora più efficace e incisivo.

Com’è nata l’idea delle tre commissioni consiliari, professor Tardivo?

«Questa idea non è nata per caso. È frutto di approfondite considerazioni, di dialoghi proficui con molti autorevoli colleghi sulla necessità di adattare l’operato della Fon­dazione Crt alla nuova realtà socio economica che lo scenario Covid-19 ha imposto così prepotentemente alla nostra attenzione. Scenario che ha cambiato il nostro modo di vivere, il nostro modo di agire, il nostro modo di pensare, il nostro modo di operare. In una parola: la nostra vita. Siamo immersi in una società permeata dal rischio e dall’incertezza, una società in cui l’innovazione e la capacità di adattarsi al cambiamento diventano sempre più fattori determinanti della competitività. In altre parole, sta cambiando lo scenario esterno (il mondo) in cui l’impresa vive ed opera e la Fon­dazione Crt deve trovare la forza in se stessa di adattarsi, e se è possibile, di influire su questi cambiamenti, pena la sua stessa capacità di sopravvivenza. E proprio da questa esigenza, nasce il primo motivo della richiesta: rendere la Fondazione Crt più coerente con le nuove sfide che dovrà affrontare».

Cosa si aspetta la Fondazione Crt dall’attivazione delle tre Commissioni?
«Da trent’anni la nostra Fon­dazione (abbiamo visto tutti la splendida immagine del logo sulla Mole) è un motore di sviluppo e di crescita del Piemonte e della Valle d’Ao­sta. La Corte Costituzionale ha collocato le Fondazioni tra i soggetti “Promotori delle libertà sociali” riconoscendo il ruolo che, come corpi intermedi della società, svolgono a livello territoriale. E questo operare come (secondo un’e­spressione cara al nostro Pre­sidente Giovanni Quaglia) “corpi intermedi” della società è il secondo motivo a suffragio della richiesta: garantire alla Fondazione Crt quell’efficienza e quell’efficacia che sempre più si caratterizzano come strumenti indispensabili per il buon funzionamento di qualsiasi organizzazione. L’articolazione in tre commissioni con specifiche e ben identificate competenze non solo garantisce a tutti i componenti del Consiglio d’Indirizzo di porre al servizio dell’organizzazione le lo­ro elevate capacità e professionalità, ma assicura al contempo una più razionale e puntuale attenzione sulle necessità esterne e sulla focalizzazione sugli elementi di base che la caratterizzano».

Lei è stato chiamato a presiedere la commissione ri­cerca e istruzione. Di che cosa si occuperà in particolare questa commissione?

«Nel settore dell’istruzione la Fondazione opera a tutti i livelli di educazione a partire da quello primario fino alla formazione post universitaria. In quest’ottica la commissione svilupperà attività in una logica coordinata e continuativa con le istituzioni scolastiche, universitarie e gli Enti di ricerca. In particolare per il settore alta formazione gli interlocutori privilegiati saranno le Università e il Politecnico. La Commissione dedicherà ogni sforzo per individuare, in condivisione con la Presidenza, le traiettorie di supporto allo sviluppo e alle opportunità di didattica e ricerca degli Atenei piemontesi e della Valle d’Aosta entro perimetri condivisi di comune interesse. Non saranno di­menticati i numerosissimi Enti formativi e di ricerca presenti sul territorio di riferimento. Con queste organizzazioni la commissione attiverà canali di ascolto e di attenzione per costituire una efficiente ed efficace “cinghia di trasmissione” delle esigenze nei confronti della Presidenza, del Consiglio d’Indirizzo e del Cda della Fondazione. Nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, fattore es­senziale di competitività la commissione tenderà ad individuare il miglior raccordo tra le prospettive di evoluzione della ricerca scientifica locale, tenendo conto delle implicazioni sul contesto produttivo, equilibrio che nella Fonda­zione Crt trova nelle Ogr Tech un punto essenziale di riferimento. Uguale attenzione sarà dedicata alla valorizzazione dei progetti a “realizzazione diretta” in particolare il progetto Lagrange, il progetto di Dirot e il “Master dei Talenti”».

Quali sono le parole chiave che caratterizzeranno l’attività della commissione da lei coordinata?
«Sono cinque: condivisione, coesione, efficienza, dialogo, collaborazione. A queste vanno aggiunte la capacità di ascolto e di interpretazione delle esigenze della collettività e del territorio in un’ottica sistemica d’integrazione con le istituzioni».

Quanto è stato l’ammontare delle delibere assunte dalla Fondazione Crt nel settore istruzione e ricerca nello scorso anno?
«Nel 2021 la Fondazione Crt ha deliberato in questo settore stanziamenti e contributi per oltre 15 milioni di euro».

Come vede il futuro dell’economia cuneese nel settore ricerca e istruzione?
«Saranno essenziali alcune sfide di valenza cruciale: lo sviluppo socio-economico in sintonia con la sostenibilità ambientale; l’economia a impatto sociale; la mobilità sostenibile; la digitalizzazione; l’ammodernamento del settore industriale-manifatturiero con particolare riguardo all’agroalimentare, al turismo e al commercio. Occorrerà traghettare l’economia verso produzioni intelligenti e sostenibili, a positivo impatto sociale. In quest’ambito, l’attivazione della commissione “ricerca & sviluppo” costituirà un momento fondamentale di dialogo con le attività economiche, le istituzioni e il territorio per il rafforzamento della competitività e la creazione di valore».

BaNNER
Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial