Le ACLI del Cuneese ricordano Giuseppe Andreis: “Sei stato una guida, un padre”

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Giuseppe Andreis

Ciao Beppe, oggi ci sono tutte le Acli, le tue di Cuneo, del Piemonte, del Nazionale con il Presidente Emiliano Manfredonia. Il saluto che ti porto oggi, a titolo personale e a nome di tutte le Acli, è pieno di malinconia, ma anche di tanta gratitudine. Sei stato per noi una guida, un padre, una persona su cui fare affidamento e a cui chiedere quel consiglio, quella parola che sapeva aiutarci a scegliere, a decidere con coraggio, anche nei momenti difficili.

La lucidità con cui riuscivi ad osservare le cose, con uno sguardo profondo e mai scontato, sono state per noi motivo di forza e, non lo nascondiamo, di forte orgoglio, perché, quando nelle grandi assemblee associative, anche a livello nazionale, intervenivi tu, sapevamo che le Acli di Cuneo avrebbero fatto bella figura. Sei sempre stato attento a quello che succedeva attorno a te e nel mondo, alle persone, alle situazioni concrete; eri appassionato di politica, nel senso buono, e di società, e sei stato un aclista vero. Hai creduto profondamente in questa associazione di cui hai condiviso tutti gli ideali e le fedeltà: al lavoro, alla democrazia e alla Chiesa.

Ce lo ricordavi sempre; a volte ci strigliavi anche, ma sapevamo bene che le tue parole ci avrebbero fatto crescere e ci avrebbero richiamato al senso profondo delle cose che stavamo facendo. Hai continuato a leggere tanto, ad approfondire e a confrontarti con noi sulle cose del mondo, con ironia ed intelligenza. A volte non riuscivamo a seguirti, perché non avevamo le conoscenze e la cultura che avevi tu, una cultura solida, come solide e concrete erano la tua persona e la tua personalità.

Hai saputo affrontare le difficoltà della vita con profonda dignità e questo è stato per noi un grande insegnamento. Hai portato rispetto alle persone, le hai trattate con riguardo, anche se non la pensavano come te; come ci dicesti un anno fa, quando ti offrimmo con gioia la presidenza onoraria delle Acli di Cuneo, ringraziavi sempre chi aveva idee diverse dalle tue, perché ti portava a riconoscere le ragioni degli altri, mantenendo forte l’amicizia, quando si cercava di fare il bene, con sincerità.

Ti aspettavamo lunedì pomeriggio per il consiglio provinciale a Cussanio e dato che non potevi più esserci fisicamente, ti abbiamo riservato un posto a sedere, con la tua foto, perché avevamo bisogno di sentirti ancora tra noi, con il tuo sorriso aperto e cordiale, sempre sincero, con le tue grandi mani che sapevano infondere forza. Sentiremo la tua mancanza, anzi, la sentiamo già. Non ti dimenticheremo e continueremo a seguire quegli ideali in cui ci hai insegnato a credere con la tua vita, con la tua testimonianza, con la tua
coerenza. Continua ad essere per noi una guida sicura verso il bene, come hai saputo fare fino ad oggi.

Abbracciamo con tanto affetto i tuoi figli Chiara e Luigi, e siamo loro vicini in questo momento di sofferenza per il doloroso distacco. Siamo sicuri che ora avrai già incontrato la tua amata Rosi e quel Dio in cui hai sempre creduto, a cui ti sei affidato tante volte, con una fede forte, consapevole. Tempo fa ci dicesti che spesso, tornando a casa in auto, la sera, recitavi il De prufundis.

Dal profondo a te grido Signore.
Tu stacci vicino Beppe, abbiamo ancora tanto bisogno di te.
Gli amici delle ACLI di Cuneo