Oscar Farinetti un campione anche nelle premiazioni

Riconoscimenti ad Asti e Castelfranco Veneto, con l’assegnazione del “Testa d Aj” e del “Suin Generis”

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Un grande imprenditore, tanto più se visionario ed eclettico come lui, non si può accontentare dei successi aziendali raccolti nell’arco di svariati decenni. Oscar Farinetti, fondatore (tra le altre cose) di Eataly è solito ritagliarsi spazi e prendersi soddisfazioni anche al di là dell’ambito imprenditoriale. Lo fa, per esempio, scrivendo libri (l’ultimo lo ha fatto con l’aiuto della “scimmietta” che fa spesso capolino sulla sua spalla) e ritirando svariati premi con i quali gli viene riconosciuta una straordinaria ca­pacità di avere una visione e di attivarsi per realizzarla. Gli ultimi attestati ricevuti in ordine di tempo sono due riconoscimenti che rimandano sin dal nome al suo “imprinting” enogastronomico.
L’albese classe 1954, infatti, è stato tra i vincitori, ad Asti, all’interno del “Bagna Cauda Day 2021” del premio Testa d’Aj, (una testa d’aglio, opera del giovane artista Pedro Porro) assegnato dall’associazione Astigiani.
Oscar Farinetti, presentato dal presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi con una ironica chiosa del past president Giorgio Conte, ha confermato di aggiungere con grande piacere il premio Testa d’Aj ai tanti ricevuti in carriera. «Questo è il più profumato».
A Sergio Miravalle, direttore di Astigiani, che gli chiedeva delle sue tante vite, Farinetti ha ribadito: «Non ho fatto il ministro quando me lo ha chiesto Renzi, non so se ne sarei stato capace. Ora ho affidato la galassia di Eataly e le aziende vinicole ai miei figli. Mi occupo della Fondazione Mirafiore a Fontanafredda e altre iniziative culturali e soprattutto scrivo. Con una battuta ho detto che punto al premio Strega e ci hanno creduto». Presentando «Never Quiet», il suo ultimo romanzo autobiografico Farinetti ha ricordato gli insegnamenti del padre comandante partigiano, i successi di Trony e UniEuro: «Sono nato come venditore di lavatrici e elettrodomestici», il sorprendente ingaggio del poeta Tonino Guerra per la pubblicità dell’ottimismo profumo della vita, la crescita di Eataly, i successi e le delusioni. «Sono convinto che ciascuno possieda la formula per dare un senso alla propria vita. Nel libro la spiego a modo mio e della mia scimmietta quella che tutti noi abbiamo sulla spalla e ci consiglia o ci sprona: la mia mi costringe a non stare mai fermo».
Farinetti profeta in patria, giacché premiato nel suo Piemonte, ma non solo. Lo dimostra il fatto che nel corso di Porcomondo, il festival dedicato al maiale organizzato dall’Ingorda Confraternita del Museto a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, è stato consegnato proprio a Farinetti il premio “Suin Generis”, destinato a chi si distingue nell’ambito della promozione della cultura enogastronomica in Italia e nel mondo  Nell’occasione il vulcanico imprenditore italiano, creatore di Eataly ha presentato la sua ultima fatica letteraria moderato da Giancarlo Saran. La premiazione si è svolta nel corso della cena di gala organizzata quest’anno in collaborazione con l’Isti­tuto Alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto.